Fondi UE Emilia-Romagna - bando per ricerca industriale strategica
Scattano da settembre i termini per partecipare al bando con cui la Regione Emilia-Romagna stanzia 30 milioni di euro per progetti di ricerca industriale strategica. Previsti nuovi investimenti e assunzioni di ricercatori.
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Alla ricerca di nuove tecnologie, tagliate su misura delle imprese, per ottenere ricadute industriali in grado di rafforzare le filiere produttive dell’Emilia-Romagna. È questo l’obiettivo del bando con cui la Regione che stanzia 30 milioni di euro, nel biennio 2019-2020, attraverso risorse europee del POR FESR 2014-2020 per realizzare progetti di ricerca industriale strategica.
Previste nuove assunzioni di ricercatori e investimenti in ricerca che raddoppieranno le risorse messe in campo, in continuità con una misura analoga avviata nel 2015, con cui sono stati realizzati 59 progetti di ricerca industriale strategica, con 715 nuovi ricercatori assunti e 1.762 stabilizzati.
I progetti di tre anni fa hanno raggiunto un valore complessivo di oltre 68 milioni di euro e sono stati condotti in 230 laboratori partner coinvolgendo 219 imprese emiliano-romagnole.
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Chi può partecipare
Possono fare domanda i laboratori di ricerca aggregati, composti da un minimo di tre a un massimo di cinque soggetti, in cui il capofila e almeno due laboratori rientrano tra gli organismi di ricerca accreditati dalla Regione Emilia-Romagna che fanno parte della Rete Alta Tecnologia.
Nella fase realizzativa del progetto è richiesto il coinvolgimento di almeno due imprese emiliano-romagnole per identificare al meglio le ricadute industriali. Inoltre, ci sarà anche un’azione di diffusione dei risultati della ricerca a tutte le imprese potenzialmente interessate, con particolare attenzione alle PMI.
I progetti di ricerca industriale dovranno rafforzare i sistemi produttivi chiave individuati nella Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3), e focalizzarsi su alcune priorità tecnologiche per le esigenze di innovazione di sistema in ciascun ambito produttivo: agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccatronica e motoristica, industrie della salute e del benessere, industrie culturali e creative, innovazione nei servizi, energia e sviluppo sostenibile.
I contributi a disposizione
Il bando può contare su una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro per le annualità 2019 e 2020.
Per ciascun progetto è erogabile un contributo a fondo perduto pari a un massimo di 800mila euro, fatta eccezione per le Industrie culturali e creative, per le quali è previsto un finanziamento massimo di 600mila euro.
Gli organismi di ricerca potranno ricevere un sostegno pari al 70% del valore del progetto, mentre per gli altri soggetti pubblici e privati il contributo sarà pari al 50% della spesa-
Per la diffusione e valorizzazione dei risultati è previsto invece un contributo pari al 100% della spesa, per un massimo di 60mila euro.
Le domande di partecipazione possono essere presentate online dal 10 settembre al 5 ottobre 2018.