Bilancio UE post 2020: Consiglio, ok a Strumento preadesione IPA III
Il Consiglio ha adottato la sua posizione sul progetto di regolamento che istituisce lo Strumento di assistenza preadesione (IPA III) nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027.
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Lo Strumento consentirà all'UE di continuare a fornire assistenza ai paesi partner nel processo di adesione all'Unione. La Commissione europea ha proposto di assegnare ad IPA III una dotazione complessiva pari a 14,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.
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IPA III, Strumento di assistenza preadesione
L'assistenza preadesione sostiene i beneficiari nell'adozione e nell'attuazione delle riforme politiche, istituzionali, sociali ed economiche fondamentali per rispettare i valori dell'UE e allinearsi progressivamente alle norme, agli standard e alle politiche dell'Unione.
Il testo del regolamento è incentrato sui tre elementi chiave:
- principio della "priorità alle questioni fondamentali"
- maggiore impatto mediante una maggiore coerenza
- equilibrio tra risultati, quota equa e prevedibilità dell'assistenza.
Il principio della "priorità alle questioni fondamentali" si riferisce ai criteri di base ("criteri di Copenaghen") che gli aspiranti paesi partner devono soddisfare, incentrati sullo Stato di diritto e i diritti fondamentali, sulla governance economica e sul rafforzamento delle istituzioni democratiche e della pubblica amministrazione.
IPA III intende inoltre mobilitare gli investimenti strategici in materia di connettività delle infrastrutture, PMI, efficienza energetica, innovazione ed economia digitale.
Lo Strumento garantirà la coerenza e la complementarità con il nuovo Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI), aumentando le sinergie con le politiche interne dell'UE in una serie di settori chiave, quali la migrazione, la ricerca e l'innovazione, l'ambiente e l'azione per il clima e la connettività dei trasporti ed energetica.
Il testo adottato dal Consiglio trova un equilibrio tra la promozione dei risultati e la garanzia di una quota equa di assistenza e di prevedibilità per i beneficiari. Si prevede la possibilità di ridurre la proporzionalità dell'assistenza e di reindirizzarla in caso di regressione o persistente assenza di progressi da parte dei beneficiari.
La posizione raggiunta dal Consiglio - che non contempla le questioni finanziarie e orizzontali, in attesa dell'accordo globale sul prossimo Quadro finanziario pluriennale post 2020 - consentirà alla presidenza di avviare i negoziati con il prossimo Parlamento europeo.
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