OCM Vino 2019 – contributi per la promozione in Paesi terzi
In arrivo i bandi per l'accesso ai contributi destinati alla promozione delle aziende vitivinicole italiane nei Paesi extra UE. Il decreto Mipaaft sulla misura dell'OCM Vino è stato appena pubblicato in Gazzetta ufficiale.
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"Occorre accompagnare il settore per accrescere la competitività dei nostri produttori all'estero. La promozione in questa sfida svolge un ruolo strategico", aveva dichiarato il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, commentando l'approvazione del decreto del 4 aprile 2019 in materia di OCM Vino per il sostegno alla promozione del vino made in Italy nei mercati esteri ora approdato in Guri.
“Questa misura – aveva aggiunto il ministro - permetterà di consolidare la reputazione delle nostre aziende ambasciatrici del prodotto vitivinicolo nazionale, vera eccellenza del Made in Italy, e riconquistare quote sui mercati dei Paesi extra UE. L'obiettivo è favorire dinamiche di sistema che coinvolgano l'intero tessuto nazionale anche nello svolgimento delle attività promozionali".
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Il decreto prevede il finanziamento di progetti nazionali, attraverso un apposito bando del Ministero delle Politiche agricole che dovrebbe essere pubblicato a giorni, e di progetti regionali, in risposta ai bandi delle singole Regioni. Inoltre, i soggetti proponenti con sede operativa in almeno due Regioni possono candidare progetti multiregionali, finanziabili a valere su fondi di quota regionale e su una riserva dei fondi nazionali pari a 3 milioni di euro.
Per i progetti a valere sui fondi di quota nazionale il contributo minimo ammissibile non può essere inferiore a 250mila euro per Paese terzo e a 500mila euro qualora il progetto sia destinato ad un solo Paese terzo. Le Regioni, nei propri avvisi, possono fissare un contributo minimo ammissibile diverso da quello previsto per i progetti a valere sulla quota nazionale.
Cosa finanzia la misura Promozione dell'OCM Vino
Gli interventi ammessi al sostegno, da attuare in uno o più Paesi terzi, sono:
- azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità;
- partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
- campagne di informazione;
- studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.
Le attività di promozione possono riguardare:
- vini a denominazione di origine protetta,
- vini a indicazione geografica protetta,
- vini spumanti di qualità,
- vini spumanti di qualità aromatici,
- vini con l'indicazione della varietà.
I contributi possono essere richiesti da:
- organizzazioni professionali e interprofessionali,
- organizzazioni di produttori di vino e loro associazioni,
- consorzi di tutela e loro associazioni,
- produttori di vino,
- soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli,
- associazioni temporanee di imprese e di scopo tra i soggetti di cui ai punti precedenti,
- consorzi, associazioni, federazioni e società cooperative,
- reti di impresa.
I fondi europei possono coprire fino al 50% del costo dei progetti, mentre i fondi nazionali o regionali possono integrare l'aiuto con un ulteriore 30%.
La durata dei progetti è fissata in tre anni e il sostegno può essere prorogato per un massimo di due anni, qualora giustificato dagli effetti dell'attività di promozione.
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> Decreto 4 aprile 2019 – Gazzetta ufficiale 24 maggio 2019
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