Fondo solidarieta' UE - plenaria approva aiuti per le inondazioni in Italia
Via libera della plenaria del Parlamento europeo alla proposta della Commissione UE di stanziare risorse del Fondo europeo di solidarietà per le regioni italiane a seguito delle calamità naturali verificatesi nell'autunno 2018.
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L'ok all'intervento del Fondo di solidarietà a favore dell'Italia arriva congiuntamente allo sblocco dei fondi per Austria e Romania, altri due Paesi UE colpiti da forti venti, inondazioni e frane nel corso del 2018.
Lo stanziamento proposto dalla Commissione europea e approvato dagli eurodeputati, con 645 voti favorevoli, 18 contrari e 30 astensioni, ammonta complessivamente a 293,5 milioni di euro, di cui:
- 277,2 milioni di euro per l'Italia,
- 8,1 milioni di euro per l'Austria,
- 8,2 milioni di euro per la regione nordorientale della Romania.
Fondo di solidarietà UE: come funziona
Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) è stato creato in seguito alle gravi inondazioni che hanno colpito l'Europa centrale nel 2002. Da allora è stato utilizzato in risposta a 84 diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccità. Ad oggi l'intensità dell'aiuto fornito a sostegno di 24 Paesi europei ammonta ad oltre 5,2 miliardi di euro.
Esistono due tipi di sostegno europeo di cui gli Stati membri colpiti da calamità possono beneficiare: a breve e a lungo termine. A questi, in caso di crisi, si aggiunge la possibilità di attivare il meccanismo di protezione civile dell'UE.
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Sostegno del FSUE all'Italia
L'Italia è il maggior beneficiario del Fondo di solidarietà UE, considerando che il sostegno complessivo erogato dalla creazione del Fondo stesso raggiunge il totale di 5,2 miliardi di euro.
Il nostro Paese ha fatto ricorso al FSUE in diverse occasioni, tra cui le quattro ondate successive di terremoti che hanno colpito le regioni dell'Italia centrale, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, fra il 2016 e il 2017.
Proprio in riferimento a questi avvenimenti, la domanda avanzata dal governo italiano a marzo aggiornava la precedente richiesta di mobilitazione del Fondo, stimando la cifra di 6,6 miliardi di euro di danni diretti cumulativi.
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Le regioni italiane beneficiarie del Fondo
Le regioni italiane che potranno beneficiare delle risorse UE sono: Friuli Venezia Giulia, le Province autonome di Trento e Bolzano, Liguria, Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna e Veneto, la regione più colpita. In maniera minore, riceveranno un supporto anche Valle d’Aosta e Abruzzo.
Incassato l'ok della plenaria del PE, toccherà al Governo italiano decidere la ripartizione dei fondi fra le diverse aree.
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