Economia circolare: accordo BEI-Intesa Sanpaolo da 1 miliardo
L’accordo siglato a Milano tra la Banca europea degli investimenti e Intesa Sanpaolo è solo l’ultimo esempio, in ordine di tempo, di come l’istituto europeo supporta progetti per l’economia circolare.
> I finanziamenti europei e internazionali per la sostenibilita'
Dopo aver fatto il punto delle risorse finora investite per sostenere la transizione verso l’economia circolare al World Circular Economy Forum di Helsinki, la Banca europea degli investimenti passa alle azioni concrete e firma un accordo da un miliardo con Intesa Sanpaolo.
Cosa prevede l’accordo tra BEI e Intesa Sanpaolo per PMI ed economia circolare
Siglato a Milano dal presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, e dal vicepresidente di BEI, Dario Scannapieco, l’accordo prevede due linee di credito: una prima linea destinata alle imprese Midcap, la seconda - vera novità di rilievo per il mercato italiano - l’istituzione di un Framework Loan Circular Economy (il maggiore sinora in Europa per importo) destinato a PMI e Midcap che sviluppano progetti di economia circolare. Sarà Mediocredito Italiano a gestire le operazioni di finanziamento.
Alle Midcap saranno desinati finanziamenti per 250 milioni di euro complessivi. Oggetto dei prestiti saranno progetti sia nuovi sia in corso e non ancora ultimati, di importo non superiore ai 50 milioni di euro, con durata massima di 12 anni.
Gli interventi sono destinati ad aziende attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi; sono esclusi dall’ambito dell’accordo i progetti di puro investimento finanziario e/o immobiliare. Mediocredito Italiano si impegna a fornire prestiti di importo pari a quelli di BEI, portando il totale delle risorse disponibili per le aziende Midcap a 500 milioni di euro e impegnandosi a trasferire alle imprese destinatarie dei prestiti le condizioni vantaggiose del funding BEI.
La seconda linea di credito è una novità per il mercato italiano: un Framework Loan per interventi nell’ambito dell’economia circolare dedicato a PMI e Midcap innovative operanti nel manifatturiero, nell’agricoltura, nel settore energetico e nella gestione dei rifiuti.
Per il varo in Italia di questa operazione dedicata a una nuova linea di credito Circular, la più importante per importo sinora realizzata in Europa, BEI ha scelto come partner Intesa Sanpaolo, unico financial services global partner della Fondazione Ellen MacArthur, principale organizzazione mondiale per la promozione del modello circolare.
Anche in questo caso, Mediocredito Italiano duplicherà il plafond di 250 milioni della BEI con altri 250 milioni di euro a valere sul Plafond Circular Economy da 5 miliardi di euro previsto dal Piano di Impresa 2018-2021 del Gruppo. Saranno finanziati progetti di economia circolare, nuovi o già in corso, selezionati in collaborazione col Team Circular Economy di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
I prestiti, della durata massima di 12 anni, potranno essere utilizzati per finanziare progetti inferiori ai 50 milioni di euro, coprendo fino al 50% dei costi complessivi.
> Economia circolare - 140 milioni per progetti di ricerca e sviluppo
Cosa sta facendo la BEI per l’economia circolare
Sono raggruppabili in 4 macrocategorie i progetti su cui la BEI indirizza le proprie strategie d’investimento per sostenere l’economia circolare:
- progettazione e produzione intelligenti per ridurre i rifiuti e aumentare il riciclo dei materiali;
- modelli di business che aumentano il valore e la vita utile dei prodotti;
- progetti volti a massimizzare il recupero e il riciclaggio di un prodotto dopo la sua fase di fine vita;
- supporto e facilitazione di tutte le strategie circolari in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti.
Negli ultimi cinque anni la BEI ha erogato finanziamenti pari a 2,1 miliardi di euro a sostegno di progetti di economia circolare.
In particolare, tra il 2013 e il 2017 i prestiti BEI sono stati indirizzati soprattutto a progetti riguardanti il settore dell’industria e dei servizi (33%), la gestione delle risorse idriche (26%), l’agricoltura e la bioeconomia (17%), la gestione dei rifiuti (16%). Solo una percentuale ridotta dei prestiti è andata ai settori mobilità (5%), sviluppo urbano (2%) ed energia (1%).
Al di là delle percentuali, in una guida dedicata ai finanziamenti per l’economia circolare predisposta dal Gruppo vengono individuati una serie di prodotti e strumenti che si adattano bene a favorire la transizione verso un modello economico non più lineare.
Per i progetti più tradizionali e su larga scala, ad esempio, la BEI offre prestiti a medio e lungo termine con tassi di interesse fissi o variabili, mentre per le operazioni più piccole opta per finanziamenti indiretti tramite linee di credito a banche locali e altri intermediari, in particolare per le PMI e le mid-cap.
Infine, per i progetti più innovativi, con profili di rischio medio-alti, la BEI ricorre al Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), InnovFin e altri strumenti finanziari con un potenziale di assunzione di rischi più elevato.
> Studio UE: la sostenibilita' è sempre piu' un fattore di competitivita'