BEI: approvata la Tabella di marcia strategica 2024-2027
I governatori della Banca europea per gli investimenti hanno dato il via libera alla Tabella di marcia strategica del Gruppo BEI. Avviata anche la procedura di modifica dello Statuto per intensificare il contributo BEI all’integrazione dei mercati dei capitali europei. Dall’azione per il clima alle politiche di coesione, ecco le otto priorità strategiche della Tabella di marcia 2024-2027 della BEI.
BEI: aumentano gli investimenti per l'industria della sicurezza e della difesa
L’approvazione della Tabella di marcia strategica 2024-2027 della BEI arriva dopo mesi di scambi tra la Presidente della Banca europea per gli investimenti (BEI) Nadia Calviño, i governi e i principali partner e stakeholder dell'UE.
Nello specifico il documento - che è stato l’argomento al centro delle riunioni ad hoc tenute dal Consiglio "Economia e finanza" (ECOFIN) a febbraio e aprile scorsi - riporta otto priorità strategiche, nonché dei nuovi programmi, al fine di contribuire a rafforzare i mercati dei capitali europei, colmando al contempo il gap di investimenti nell’Europa.
"Cittadini e imprese si aspettano dall'Europa un sostegno a favore degli investimenti che guardano al futuro e la Tabella di marcia strategica del Gruppo BEI offrirà un contributo proprio in questo senso a difesa della prosperità, della competitività e dell'autonomia strategica dell'Europa", ha dichiarato la Presidente Nadia Calviño in occasione della seduta del Consiglio dei governatori.
Le otto priorità riguardano, nel dettaglio: l’azione per il clima; la digitalizzazione e l’innovazione; sicurezza e difesa; coesione; agricoltura e bioeconomia; infrastrutture sociali; investimenti ad impatto nei paesi terzi; contributo al rafforzamento del mercato dei capitali europei.
Passiamo in rassegna le novità previste dalla Tabella di marcia strategica e dalla procedura di modifica dello Statuto della BEI.
Le otto priorità della Tabella di marcia strategica 2024-2027 della BEI
Il Gruppo BEI gioca un ruolo considerevole nel sostenere la resilienza dell’economia europea, soprattutto alla luce delle ultime crisi in atto. In tale contesto, con riferimento allo scenario socio-politico odierno, la tabella di marcia strategica 2024-2027 fornisce un chiaro messaggio sulla continuità dell'impegno della BEI a rafforzare il proprio ruolo di braccio finanziario dell'Unione europea.
Per affrontare le sfide e cogliere le opportunità del contesto attuale, la Tabella di marcia prevede anzitutto il lancio di un programma di investimenti per le tecnologie strategiche dell’UE (Strategic Tech EU) per rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa e promuovere l’innovazione interna. Nelle tecnologie strategiche rientrano l’Intelligenza Artificiale, i microchip, le scienze della vita, l’informatica quantistica. L'iniziativa riguarderà l'intera catena del valore, comprese le materie prime critiche.
È inoltre previsto anche l’ampliamento dell’Iniziativa dedicata ai campioni tecnologici europei (European Tech Champions - ETCI) al fine di attirare capitali privati e finanziare in tal modo l’espansione di start-up innovative.
La BEI ha anche previsto la replica del modello di strumenti finanziari standardizzati in altri settori chiave per l’economia europea, quali l’efficienza energetica per le piccole e medie imprese e l’efficientamento degli edifici. Obiettivo: far progredire l’Unione dei mercati dei capitali dell’Ue.
La Roadmap strategica prevede anche il rafforzamento degli investimenti della Bei e lo sviluppo di nuovi strumenti finanziari, al fine di aumentare la resilienza europea nella gestione dell’acqua e sostenere l’agricoltura, la bioeconomia e la sicurezza alimentare. Questi programmi forniranno liquidità, metteranno in comune le risorse e ridurranno il rischio degli investimenti.
In materia di impegni con i paesi terzi, il Gruppo Bei si concentrerà maggiormente sulle operazioni ad impatto, focalizzandosi su tre fronti: il sostegno all’Ucraina, anche nell'ottica di un positivo processo di allargamento dell'UE; il rafforzamento dei partenariati internazionali coi Paesi vicini; il supporto all’agenda strategica del Global Gateway in Africa e nel mondo.
Per quanto concerne il focus sul clima, dalla banca fanno sapere che “la BEI continuerà a dedicare oltre metà dei propri finanziamenti annuali all'azione per il clima, con particolare riferimento all'energia pulita e a prezzi accessibili, e rimane sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di sostenere 1000 miliardi di euro di investimenti verdi nel decennio critico che si concluderà nel 2030”.
Assicurata inoltre l’attenzione alle politiche di coesione. La Tabella di marcia strategica prevede infatti che “quasi la metà delle somme prestate annualmente dalla BEI sia destinata a progetti nelle regioni della coesione, a testimonianza dell'impegno del Gruppo a favore di una crescita equa e della convergenza degli standard di vita corroborato dalla crescente attenzione riservata agli investimenti in infrastrutture sociali quali sanità, edilizia agevolata e strutture educative”, fanno sapere dal Gruppo.
Infine, non poteva mancare il sostegno all’industria europea della sicurezza e della difesa, con la BEI che ha già modificato la propria politica di finanziamento per ampliare il ventaglio degli investimenti finanziabili, includendo ad esempio: la mobilità militare, la protezione delle frontiere e altre infrastrutture critiche, lo sminamento e la decontaminazione, la cybersicurezza, lo spazio, le attività di ricerca e sviluppo (R&S) e altre tecnologie e infrastrutture a duplice uso.
Consulta la Strategic Roadmap 2024-2027 del Gruppo BEI
La procedura di modifica dello Statuto della BEI
Oltre all’approvazione della Tabella di marcia 2024-2027, il Consiglio dei governatori ha avviato il processo di modifica dello Statuto della BEI per consentire al Gruppo di sfruttare appieno il proprio potenziale a sostegno dell’economia europea, preservando al contempo il rating creditizio, la leva finanziaria e la posizione patrimoniale della Banca.
Nel dettaglio, i governatori hanno accordato di aumentare l'indice di indebitamento (cioè l'importo nominale massimo di prestiti in essere che può essere iscritto in bilancio espresso in percentuale del capitale sottoscritto) dal 250% al 290%. In questo modo la Banca potrà mantenere i volumi di prestito annuali pianificati per il 2024 e attuare ulteriori mandati e garanzie a titolo del bilancio europeo, senza per questo compromettere i propri coefficienti di leva finanziaria e di capitale.
Obiettivo: fornire un margine sufficiente per concretizzare la tabella di marcia strategica e indirizzare gli investimenti in settori, quali ad esempio l'energia pulita, le batterie, la coesione sociale e territoriale, la sicurezza e la difesa.
Con l’introduzione del nuovo limite, spiegano dal Gruppo, “la BEI manterrebbe comunque il proprio coefficiente di capitale primario di classe 1 (Core Tier 1 capital ratio), che è già molto elevato ma che verrebbe ulteriormente innalzato grazie a misure interne di potenziamento dell'efficienza e della redditività; il tutto senza pesare minimamente sui contribuenti europei”.