Conte bis: i temi chiave del discorso del premier
Al suo secondo mandato Giuseppe Conte si trasforma da “avvocato del popolo” a portavoce di un Governo “mite”. E nel suo discorso ricorrono alcuni temi chiave del programma del neonato Esecutivo.
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Innovazione, quarta rivoluzione industriale, ma anche ambiente e sviluppo sostenibile sono i temi al centro del discorso, che rispecchia i 29 punti del programma del Governo giallorosso.
Innovazione e Impresa 4.0
“Trasformare l'Italia in una smart nation” e portare avanti una strategia che consenta al Paese di “primeggiare a livello mondiale in tutte le sfide che caratterizzano la quarta rivoluzione industriale: una razionale politica di investimenti ci consentirà di crescere nella digitalizzazione e nell'intelligenza artificiale”.
E aggiunge che tale orientamento non riguarda solo l'industria: “l'innovazione deve imprimere una nuova spinta per il rinnovamento di tutti i settori, con la PA in testa a questo processo”.
“Dobbiamo implementare gli investimenti in venture capital, innovazione e tecnologia”, aggiunge. Al di là dei proclami, a suggerire la possibilità che il neonato Governo sia davvero orientato a sostenere l'innovazione è l'istituzione di un ministero ad hoc, seppur senza portafoglio, guidato da Paola Pisano. E' dal 2001 che il nostro Paese non aveva un dicastero dell'Innovazione.
Ma simili investimenti, da soli, non bastano: “L'innovazione non può realizzarsi senza una rete di infrastrutture tradizionali di trasporti e servizi pubblici, senza una politica di difesa dell'ambiente. E’ necessario ravvivare la dinamica degli investimenti nella definizione delle priorità su cui concentrare nuove risorse. in questa prospettiva le infrastrutture sono essenziali per una crescita fondata sulla sostenibilità, per un sistema moderno, connesso, integrato e più sicuro”.
Green New Deal
Quindi, un richiamo anche lessicale a uno dei punti del programma di Governo: “Nella prospettiva di un'azione riformatrice coraggiosa e innovativa, obiettivo primario sarà la realizzazione di un Green New Deal per rigenerazione urbana, riconversione energetica per un progressivo ricorso a fonti rinnovabili, protezione della biodiversità, contrasto ai cambiamenti climatici. Non consentiremo più il rilascio di nuove concessioni per le trivellazioni”, aggiunge.
Tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile in Costituzione
Altro passaggio determinante è quello relativo al capitolo sostenibilità: “Ci adopereremo affinché la tutela dell'ambiente e della sostenibilità siano inseriti tra i principi fondamentali del sistema costituzionale; tutto il sistema produttivo dovrà orientarsi in questa direzione, promuovendo prassi socialmente responsabili che renderanno più efficace la transizione ecologica e indirizzino il sistema verso un'economia circolare che dismetta la cultura del rifiuto e valorizzi la cultura del riciclo”.
Imprese: piccolo è bello, ma...
“Per rilanciare efficacemente il nostro sistema produttivo dobbiamo tenere conto dei suoi punti di forza e debolezza. Il nostro tessuto produttivo è composto per larga parte da PMI, dobbiamo introdurre misure che incentivino queste imprese a dimensionarsi in modo sempre più strutturato. La sfida della competizione è molto dura: piccolo è bello, ma il piccolo che è messo nelle condizioni di rafforzarsi è ancora più bello”.
E rilancia: “Dobbiamo creare le premesse e condizioni affinché chi voglia crescere e competere possa farlo consolidando la propria posizione anche nei mercati globali; le evidenze ci dicono che quando l'impresa cresce retribuisce meglio i propri lavoratori: le imprese che crescono investono di più, offrono opportunità di lavoro anche ai giovani altamente qualificati”.
Export
Consolidare le imprese “vuol dire favorirne l'internazionalizzazione e incentivare l'export”. Già nel programma di Governo si fa riferimento a una strategia, citata anche da Conte nel corso del suo discorso per ottenere la fiducia.
Strategia che punta a un “rafforzamento degli strumenti che consentono alle nostre aziende di navigare meglio nella competizione globale, promuovendo il Made in Italy, coinvolgendo le ambasciate, sostenendo le imprese esportatrici con consulenza giuridica ed economica, accesso a un ventaglio di strumenti finanziari e assicurativi”.