Enti locali: rinegoziazione dei mutui MEF tramite portale CDP
Parte il piano di rinegoziazione dei mutui sottoscritti dagli Enti locali con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e poi trasferiti al Ministero dell’Economia e delle Finanze in attuazione del decreto n. 269 del 2003.
> Mutui enti territoriali – in calo il debito residuo
In Gazzetta ufficiale è stato infatti pubblicato il decreto ministeriale del 30 agosto 2019, adottato in attuazione della legge di Bilancio 2019, con le modalità operative per procedere alla rinegoziazione dei cosiddetti “mutui MEF” attraverso l’apposito portale di Cassa Depositi e Prestiti.
Aderendo all'iniziativa Comuni, Province e Città metropolitane potranno ottenere risparmi sulle rate dei finanziamenti, liberando risorse per interventi sul territorio.
> MEF: finanziamenti per investimenti degli enti locali
Come funziona la rinegoziazione dei mutui MEF
Il provvedimento stabilisce che i mutui indicati nell’elenco allegato al decreto, che non siano estinti anticipatamente dagli enti mutuatari alla data del 30 giugno 2019, possono essere oggetto delle operazioni di rinegoziazione qualora il tasso di interesse sulla base del quale sono determinati i nuovi piani di ammortamento sia inferiore a quello previsto nel piano di ammortamento originario e pertanto consenta la riduzione del valore finanziario delle passività totali a carico degli enti.
La proposta di rinegoziazione dei mutui è consultabile dagli enti mutuatari attraverso il portale “Enti locali e PA” presente nel sito istituzionale di CDP, ma i termini a partire dai quali sarà possibile aderire verranno resi noti da Cassa Depositi e Prestiti con una successiva comunicazione sul proprio sito.
A partire da quella data gli enti avranno 20 giorni lavorativi per accettare la proposta e perfezionare il contratto di rinegoziazione con CDP, utilizzando lo schema tipo allegato al decreto.
Il contratto prevederà un nuovo piano di ammortamento a tasso fisso e a rate semestrali, costanti, posticipate, comprensive di quota capitale e quota interessi, secondo le seguenti modalità:
- a) il nuovo piano di ammortamento di ciascun mutuo decorre dal 1° gennaio 2019 e scade alla data prevista nei piani di ammortamento originari, con prima rata in scadenza al 30 giugno 2019;
- b) in data 30 giugno 2019, l’ente mutuatario corrisponde a CDP una somma pari all’importo della rata prevista dal relativo piano di ammortamento originario di ciascun mutuo;
- c) Cassa Depositi e Prestiti corrisponde all’ente mutuatario, entro il 30 novembre 2019 e al netto delle eventuali morosità in essere, l’importo pari alla differenza tra la somma versata ai sensi del precedente punto b) e la rata prevista al 30 giugno 2019 dal nuovo piano di ammortamento.
> CDP: 2 miliardi per la sicurezza e l’efficienza delle scuole
> Decreto del 30 agosto 2019 – Gazzetta ufficiale del 17 settembre 2019