Trasporto pubblico locale: l’ART semplifica le gare
Novità in arrivo per le gare di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale (TPL). L’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) ha infatti pubblicato una nuova delibera che semplifica e aggiorna le misure di redazione di bandi e convenzioni per l'assegnazione dei servizi TPL su strada e ferrovia.
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Pubblicata il 2 dicembre, la delibera n. 154-2019 ha introdotto nuove regole per la redazione dei bandi di gara e delle convenzioni relative all'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri realizzati su strada e su ferrovia.
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Le nuove misure
Con nuovi criteri e modalità per l’affidamento dei servizi TPL, l’ART si è posta un duplice obiettivo: da un lato semplificare e dall’altro rendere più trasparente il processo di affidamento e gestione dei servizi di trasporto pubblico locale.
La delibera n. 154-2019, infatti, intende favorire una riduzione delle barriere all’ingresso con la finalità ultima di sostenere l’aumento della concorrenza, assicurando un accesso equo e non discriminatorio alle modalità di affidamento.
Le riforme volute dall’ART, inoltre, vanno nella direzione sia di ridurre l’asimmetria informava che spesso esiste tra l’ente affidante ed il soggetto che eroga il servizio, sia di aumentare l’efficienza e l’efficacia del servizio tramite:
- la lotta all’evasione tariffaria;
- l’affermazione di standard minimi di qualità;
- la riduzione dei costi della produzione;
- l’innalzamento del load factor.
Più nello specifico gli aggiornamenti previsti dalla delibera toccano i seguenti ambiti: materiale rotabile; personale; condizioni di partecipazione alle gare; aspetti economico-finanziari; schemi di contratto.
Non sono rimasti fuori dalle novità, però, neanche la nomina delle commissioni aggiudicatrici - per le quali sono stati definiti nuovi criteri - così come la definizione degli schemi di contratto di servizi affidati direttamente o svolti da società in house.
Soddisfazione da parte di ASSTRA
Plauso per la nuova delibera dell’ART arriva da ASSTRA, l’Associazione Trasporti che rappresenta oltre il 70% del settore TPL.
Secondo il presidente di ASSTRA Andrea Gibelli, infatti, la delibera 154-2019 ha “accolto diverse osservazioni che ASSTRA aveva presentato in sede di consultazione. Siamo molto soddisfatti - prosegue Gibelli - nel constatare quanto possa essere proficuo il confronto positivo e dialettico tra il mondo della regolazione e quello delle imprese quando ci si confronta con trasparenza e concretezza. E’ una strada che continueremo a percorrere nel nome della chiarezza delle regole e della loro equa applicabilità per l’affidamento dei servizi, nell’interesse non solo nostro ma anche dei cittadini che hanno diritto ad un servizio pubblico essenziale di qualità”.
Il mercato del TPL in Italia
Si attesta sugli 11 miliardi di euro il valore complessivo del mercato italiano del trasporto pubblico locale, un settore che dà lavoro a circa 114 mila persone in tutta la penisola.
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La fotografia sctattata da ART a novembre 2019 riporta, però, l’immagine di un mercato molto frammentato in termini di contratti affidati, soprattutto per quanto riguarda il trasporto su strada dove si contano oltre 1.200 contratti di servizio, il 70% dei quali ha però un valore inferiore al milione di euro e copre meno del 5% del totale dei bus/km prodotti.
Informazioni interessanti emergono anche sul fronte delle modalità di affidamento dei contratti.
Sulla base dell'elaborazione dei dati 2017 dell’Osservatorio TPL del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti da parte dell’ART, infatti, emerge che per quanto riguarda il settore ferroviario, l'affidamento tramite gara interessa solo il 6% dei contratti. La maggior parte dei contratti, infatti, vengono affidati con procedura diretta (l’85%), mentre la quota restante (il 9%) riguarda i contratti in house.
Per quanto concerne, invece, il TPL su Auto/Metro/Tranvia/Altro, la percentuale dei contratti affidati tramite gara sale al 24%, anche se l’affidamento diretto continua a rappresentare la quota più consistente attestandosi sul 72%. Inferiore rispetto ai servizi TPL su ferrovia è, invece, la quota di contratti per Auto/Metro/Tranvia in house che scende al 4%.
Leggere differenze emergono anche sul fronte dei ricavi da traffico, cioè sui ricavi generati dalla vendita dei titoli di viaggio. I contratti più redditizi risultano essere quelli del TPL ferroviario regionale (il 33%). Per quanto riguarda il TPL Auto/Metro/Tranvia/Altro, infatti, i ricavi da traffico scendono al 26%, mentre aumentano quelli generati in altri modi.
Più simile, invece, la percentuale dei “corrispettivi” che si attesta sul 66% per le ferrovie regionali e sul 68% per il TPL Auto/Metro/Tranvia.
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