Il Consiglio di febbraio trovera’ finalmente la quadra sui fondi UE 21-27?
“Noi siamo un Paese che fa proposte, non minaccia veti”. Le parole del ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola a margine del Consiglio affari generali chiariscono bene la posizione italiana sul bilancio UE 2021-2027: si tenta la mediazione, ma non sarà facile convincere alcuni Paesi.
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“Noi vogliamo proporre e far avanzare i dossier che sono sul tavolo”, incluso il bilancio pluriennale. “A giudicare dal programma della Commissione c’è molta ambizione, ma se vogliamo essere ambiziosi dobbiamo avere le risorse necessario per poterlo essere”, dichiara Amendola a margine del consiglio Affari generali.
Il tira e molla sul bilancio UE 2021-2027
Sul quadro finanziario pluriennale le istituzioni europee e gli Stati membri devono ancora trovare un accordo.
Mentre l’Esecutivo ha chiesto ai Governi un contributo con l’1,11% del Reddito nazionale lordo (RNL), il Consiglio ha rilanciato con la proposta dell’1,06% avanzata dalla presidenza finlandese.
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Proposta mal digerita da Commissione e Parlamento, e che richiede un accordo all’unanimità tra i rappresentanti dei Paesi UE.
E c’è da convincere non uno, ma un intero blocco di Paesi - Austria, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi - contrari a un bilancio pluriennale con maggiori risorse a disposizione.
Ruolo, quello del mediatore, che cerca di assumersi l’Italia. “Questo sarà il mese in cui i negoziati sul bilancio UE andranno avanti”, ha spiegato Amendola.
Michel convoca un consiglio straordinario il 20 febbraio
I tempi stringono, e per il presidente del Consiglio UE è tempo di riaprire i negoziati per “trovare un accordo”.
Indirizzando una lettera agli altri capi di stato e di governo, con la quale convoca un vertice straordinario con al centro le trattative sul bilancio pluriennale il 20 febbraio, Charles Michel prova ad accelerare per arrivare a una decisione.
“Qualsiasi rinvio creerebbe gravi problemi pratici e politici e metterebbe a repentaglio la continuazione dei programmi e delle politiche attuali nonché il lancio di nuovi” scrive Michel.
“Sono pienamente consapevole che questi negoziati sono tra i più difficili che dobbiamo affrontare. Ma sono anche convinto che con buon senso e determinazione possiamo concludere un accordo a beneficio di tutti gli europei”.
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