Banda ultralarga: la corsa per collaudare 800 Comuni nel 2020
Entro l'anno dovranno essere collaudati almeno 800 Comuni per compensare i ritardi nella realizzazione del progetto di banda ultra larga. Lo ha annunciato l'amministratore delegato di Infratel Marco Bellezza durante l'ultima riunione del Comitato Banda Ultralarga (Cobul) a Palazzo Chigi.
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Nel corso dell'incontro, presieduto dalla ministra per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, Infratel Italia SpA ha illustrato lo stato di avanzamento del Piano Banda Ultralarga.
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Interventi per accelerare l'attuazione del Piano Banda Ultralarga
“C’è un particolare ritardo nella realizzazione del progetto di banda ultralarga, sappiamo bene che i comuni collaudati sono in numero inferiore rispetto alle attese, un ritardo dovuto a numerosi fattori che abbiamo individuato e che stiamo cercando di superare", ha dichiarato Bellezza, ricordando che "le iniziative messe in campo dal Ministro dell'innovazione e dal MISE e il pieno coinvolgimento di attori come ANAS e RFI vanno nella direzione di accelerare e semplificare la realizzazione del progetto".
Per colmare questi ritardi l’obiettivo è collaudare almeno 800 Comuni entro l’anno, attraverso una serie di iniziative che coinvolgeranno Regioni, imprese ed enti territoriali. "Ci sono oltre 300 milioni di opere ordinate e non realizzate. È questa la priorità: realizzare le opere e spendere le risorse messe a disposizione dal Piano in tempi brevi”, ha spiegato l'Ad di Infratel.
Durante la riunione, Infratel Italia SpA ha inoltre informato il Cobul delle azioni messe in campo per accelerare la realizzazione delle opere da parte del concessionario. In particolare, sono stati istituiti dei team di lavoro misti Infratel-Open Fiber per meglio coordinare tutte le fasi di realizzazione del piano dalla progettazione al collaudo delle opere nell’intento di semplificare al massimo il dialogo tra i due soggetti centrali nella realizzazione del piano.
Gualtieri, dotare al più presto l'Italia di un'infrastruttura digitale integrata
Sulla necessità di dotare l'Italia di infrastrutture adeguate per affrontare le prossime sfide dell'evoluzione tecnologica si è espresso anche il ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri: "Ritengo che l’Italia abbia bisogno di accelerare sul sentiero dell’innovazione tecnologica, assicurando ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni l’opportunità di avere a disposizione una infrastruttura nazionale di comunicazione in banda ultra larga, basata su una capacità di trasmissione dati efficace e veloce. Si tratta di una infrastruttura che ha un indubitabile carattere strategico e che non a caso rientra nell'ambito della disciplina sul golden power".
"Il Governo incoraggia un costruttivo confronto tra le parti per delineare le condizioni per integrare le infrastrutture, potenziare e ottimizzare gli investimenti, andando incontro alle aspettative del sistema Paese nel dar vita a una infrastruttura integrata, aperta a tutti gli operatori e non discriminatoria, nel rispetto delle regole di mercato e delle migliori pratiche regolatorie e di concorrenza", ha aggiunto il ministro.
Anche il sottosegretario del Ministero dello sviluppo economico Gian Paolo Manzella ha ribadito l'importanza di lavorare insieme per portare avanti il Piano Banda Ultralarga: "La banda ultralarga è infrastruttura strategica per il Paese e collaborare per la sua realizzazione è essenziale. Tutti gli attori - di livello nazionale e regionale - sono pienamente coinvolti e sono certo ci siano le basi per accelerazioni di questa infrastruttura strategica per l'Italia di oggi e di domani".