Sicilia: oltre 200 milioni per i giovani alla ricerca di lavoro
Al via il nuovo Piano Garanzia Giovani 2, l’iniziativa per avvicinare i giovani siciliani al mondo del lavoro, attraverso misure concrete come tirocini e formazione mirata. A disposizione oltre 200 milioni di euro. Si allarga la platea dei destinatari, con l'età massima che passa da 29 a 35 anni.
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Presentato durante una conferenza stampa dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, il Piano Garanzia Giovani 2 intende assicurare ai ragazzi che non studiano e non lavorano – i cosiddetti NEET - opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro.
“Dobbiamo lavorare per formare figure professionali in sinergia con il mondo del lavoro. Non più abilità professionali avulse ma figure che possano entrare presto nei circuiti produttivi soprattutto nel comparto dell’innovazione”, ha affermato Musumeci.
Le risorse complessive stanziate per il Piano saranno a valere sul Fondo sociale europeo (FSE), con 124 milioni di euro, e sul PON Iniziativa occupazione giovani, con una cifra pari a 81 milioni di euro.
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Garanzia Giovani 2: fondi e attività per i NEET
La novità più importante introdotta dal nuovo Garanzia Giovani è sicuramente l’innalzamento dell’età massima dei destinatari, da 29 a 35 anni, allargando così la platea dei soggetti interessati al Piano.
Tutto ha inizio con un percorso di informazione, durante il quale il giovane viene accolto presso lo sportello del Centro per l'impiego dove gli verranno fornite informazioni sull'accesso, sui servizi e sulle misure disponibili delle politiche attive, sui percorsi formativi e professionali attivabili e dove verranno tracciate l'analisi dei bisogni e la definizione degli obiettivi da raggiungere, la ricostruzione della storia personale, formativa e lavorativa del giovane e la messa a punto di un progetto personalizzato.
Focus importante è quello sull’inserimento lavorativo dei giovani attraverso percorsi formativi specialistici. Con una dotazione finanziaria di 22 milioni di euro, il metodo miravo vuole fornire competenze necessarie, ad esempio, all’ottenimento di un attestato di certificazione linguistica (di livello non inferiore a B1) e informatica (riconosciuto anche all’estero).
Altri 24 milioni di euro saranno invece destinati al reinserimento di 15-18enni che hanno abbandonato il proprio percorso formativo per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e/o dell’obbligo in percorsi di istruzione e formazione professionale.
Molto attesi anche i tirocini extracurriculari, che potranno contare su 58 milioni di euro, con cui verranno attivati percorsi che prevedono un periodo di formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro, per favorire l’inserimento/reinserimento nel mercato di giovani disoccupati e/o inoccupati: ai destinatari verrà riconosciuta un’indennità mensile di 300 o 500 euro nel caso di tirocini svolti da soggetti disabili e da persone svantaggiate.
Inoltre, sono previsti 10 milioni di euro per la misura “Assunzione e formazione”, non presente nel precedente programma, che sostiene e agevola l’inserimento lavorativo dei giovani in possesso solo parziale delle competenze per lo svolgimento della mansione a supporto nel completamento del loro profilo professionale, attraverso la partecipazione a percorsi formativi post assunzione.
“Garanzia Giovani 2, con l'imminente pubblicazione dei bandi, rappresenta l'occasione di offrire una risposta ai problemi della disoccupazione e dell'inattività giovanile che, a lungo andare, stanno producendo, specie per le regioni del Sud, problemi di esclusione sociale e povertà giovanile”, ha dichiarato l'assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone.
Agevolazioni per l’apprendistato
Garanzia Giovani finanzia anche, con 3,5 milioni di euro, l’apprendistato di primo livello rivolto a giovani tra i 15 e i 35 anni non compiuti e NEET, dai 15 ai 29 anni, finalizzato a ridurre la dispersione scolastica. La misura consiste nella realizzazione di contratti di apprendistato in grado di coniugare l’esperienza lavorativa con quella formativa orientata al conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica professionale.
Altri 3,5 milioni sono destinati poi all’apprendistato di terzo livello (Alta ricerca e formazione) che garantisce ai giovani, tra i 17 e i 29 anni, assunti con apprendistato alta formazione e ricerca, una formazione coerente con le istanze delle imprese, conseguendo un titolo di studio in alta formazione o svolgendo attività di ricerca.
“Garantire competenze e adeguati livelli di conoscenza, favorendo il più stretto raccordo con il mondo della formazione e quello dell’impresa è l’unico modo per assicurare alle giovani generazioni nuove opportunità lavorative. A riguardo, stiamo portando avanti numerose azioni in linea con questo obbiettivo e quindi recuperando la mancanza di corrispondenza, denunciata sino ad oggi, tra la richiesta di professionalità, da parte delle imprese, e la richiesta di occupazione da parte dei giovani”, ha concluso l’assessore regionale alla Formazione professionale Roberto Lagalla.
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