Garanzia Giovani – presi in carico quasi otto registrati su dieci
Al 31 dicembre 2018 sono oltre 1 milione e 422 mila i registrati al Programma Garanzia Giovani, al netto delle cancellazioni di ufficio, di cui il 77,8% presi in carico dai centri per l'impiego o dalle altre strutture accreditate e avviati a interventi di formazione o di politica attiva.
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L'ultimo rapporto quadrimestrale sull'attuazione del Programma finalizzato a contrastare l'inattività giovanile mostra una dinamica di progressivo consolidamento della Garanzia Giovani. Dopo aver assistito nel 2014 ad una fase di lento avvio, osserva il report, a partire dal 2015 il sistema è entrato a regime con valori dell’indice di presa in carico che superano l’80% in ogni quadrimestre, con punte massime fino al 90% nel 2016.
Il trend crescente è confermato dall'ultima Nota mensile, con dati aggiornati al 28 febbraio 2019, in base alla quale sono oltre 1,4 milioni i Neet registrati al Programma Garanzia Giovani, al netto di tutte le cancellazioni di ufficio, con il 77,7% di giovani presi in carico da parte dei servizi competenti.
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I giovani presi in carico
Analizzando la platea dei giovani presi in carico si registra una leggera prevalenza della componente maschile (52%), mentre per quanto riguarda il titolo di studio, sono i diplomati a presentare i tassi di incidenza più elevati: oltre la metà ha conseguito un titolo di scuola secondaria superiore (57,6%), mentre il 23,6% è in possesso del titolo di scuola secondaria inferiore e il 18,8% ha un livello di istruzione terziaria.
Guardando all'età, il 55,3% rientra nella fascia compresa tra i 19 e i 24 anni, il 10,1% non ha ancora raggiunto la maggiore età e il restante 34,6% ha più di 25 anni. Il numero di utenti che è stato preso in carico dai centri per l’impiego (78,8%) risulta nettamente più elevato in confronto a quanto registrato per le agenzie per il lavoro (21,2%).
Quanto ai percorsi intrapresi, il 57% dei giovani presi in carico dai servizi competenti è stato avviato a una misura di politica attiva. Il tirocinio extra-curriculare è la misura più diffusa (57,5%), seguito da incentivo occupazionale (23,3%), formazione (12,6%) e accompagnamento al lavoro (2,7%). Residuali gli interventi di servizio civile.
I risultati occupazionali
Considerando i giovani che al 31 dicembre 2018 sono in attesa di essere presi in carico da un servizio per il lavoro, il 39,3% risulta occupato. Il tasso di inserimento occupazionale sale al 41% per i giovani che, presi in carico, sono in attesa di essere avviati ad una misura. Dati che il report legge come segnali di “auto-mobilitazione” del giovane NEET, che una volta entrato all’interno del percorso Garanzia giovani presenta un’attitudine proattiva nel mercato del lavoro.
Guardando, invece alla condizione occupazionale dei giovani che hanno concluso una misura di politica attiva, il tasso di inserimento occupazionale al 31 dicembre 2018 è pari al 50,7%. Il 30,2% dei giovani che risultano occupati è stato assunto attraverso un incentivo occupazionale.
Il tasso di inserimento occupazionale risulta però in flessione di quasi due punti percentuali a fine 2018, con performance in peggioramento soprattutto per la componente maschile (-2,7), i giovani nella fascia di età 15-18 anni (-3), per chi ha un titolo di studio medio-basso (-3,5) e per coloro che risiedono in una Regione del Sud e delle Isole (-2,7).
Relativamente alle caratteristiche del lavoro, infine, rispetto al precedente quadrimestre, aumenta la quota di giovani con un’occupazione stabile dal punto di vista contrattuale (77%), imputabile ad un deciso aumento dei giovani assunti con contratto a tempo indeterminato (+6,1%), soprattutto nelle Regioni del Nord-Ovest. I rapporti di lavoro a tempo determinato scendono del 5,9%, dal 25,5% al 19,6%, con una riduzione più consistente nel Sud e nelle Isole (dal 30% al 22,7%).