Patuanelli: contro la crisi ecobonus al 100 per cento e incentivi 4.0
In un’intervista a Il Sole 24 Ore Stefano Patuanelli annuncia le proposte che il ministero dello Sviluppo economico sta ultimando in seguito all'emergenza coronavirus. Si va dall’ecobonus al 100% a un ampliamento degli incentivi 4.0, passando per il credito d’imposta per turismo, trasporti, logistica e gdo.
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Oltre alle misure già approvate per sostenere le imprese colpite dall’emergenza Covid-19 il ministro fa sapere di essere al lavoro su una serie di azioni per l’economia del Paese.
La prima cosa da fare, sottolinea Patuanelli, è partire “potenziando ove necessario le misure che già esistono. Penso ad esempio a Transizione 4.0, il piano che ha aggiornato Impresa 4.0”.
Emergenza coronavirus: un’occasione per stabilizzare gli incentivi alle imprese?
Dopo aver cambiato le carte in tavola riunendo sotto un unico strumento misure complementari come super e iper ammortamento - trasformati in credito d’imposta - e dopo aver ampliato la platea delle imprese cui sono diretti gli incentivi per la transizione 4.0, al ministero si valuta “se aumentare le soglie di investimenti incentivabili con il credito di imposta o le percentuali di beneficio fiscale”.
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Patuanelli però non si sbilancia e non dà una stima di quanto un’accelerazione di questo tipo potrebbe costare. Ma prova a soffermarsi sulle opportunità offerte dalla crisi: “Può essere l’occasione per stanziare definitivamente le risorse per rendere gli incentivi triennali, dopo che la Manovra aveva stabilito un primo impegno su questo punto”.
Inoltre, aggiunge, “è necessario fare altre cose come rifinanziare i contratti di sviluppo, gli accordi per l’innovazione, gli Ipcei (i grandi progetti di interesse europeo)”.
Credito d’imposta per turismo, trasporti, logistica, gdo
Resta sul tavolo l’idea di un credito d’imposta per i settori maggiormente colpiti dalla crisi causata dal coronavirus, vale a dire turismo, trasporti e logistica e grande distribuzione organizzata. “Anche se è presto per fare cifre sulla ripartizione dei fondi per comparti”.
“Quanto allo strumento di indennizzo per le aziende, stiamo collaborando con il Mef. Ci sono danni diretti ed indiretti. Il meccanismo del credito di imposta ti consente di risarcire ma spalmando su più anni il beneficio. E io credo non sia sufficiente, dovremmo pensare a un sistema per cui chi ha il credito lo possa esigere immediatamente”.
Verso un ecobonus al 100%?
Per sostenere l’edilizia - settore già fortemente in crisi da tanti anni - Patuanelli propone da un lato una semplificazione delle opere pubbliche, dall’altro di portare “anche al 100% la detrazione per l’efficienza energetica e accompagnandola con lo sconto in fattura. Forse proprio questa è la misura di shock economico più importante che possiamo mettere in campo”.
Nel contempo, dovremmo calibrare con attenzione dei meccanismi di salvaguardia per le piccole imprese per garantire che lo sconto in fattura non incida sulla loro liquidità.
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Automotive ed energia: i settori chiave da non lasciare indietro
In linea con le azioni intraprese già nei mesi scorsi, il ministro dimostra di non tralasciare settori chiave per l’economia italiana, come l’automotive, già “al centro di una transizione complessa che va supportata”.
“Bisogna pensare a degli strumenti di rottamazione anche per l’acquisto di auto non elettriche. Abbiamo bisogno di una nuova rottamazione per migliorare i livelli di emissioni e per dare un po’ di ossigeno al settore. E lo stesso discorso vale per le moto e il comparto delle due ruote. Dopodiché, per quanto riguarda l’auto elettrica, dobbiamo incentivare la realizzazione delle infrastrutture elettriche e le colonnine di ricarica, con una sburocratizzazione profonda”.
Sull’energia, altro tema cruciale, Patuanelli propone “una forte semplificazione per il repowering degli impianti eolici, un comparto da migliaia di posti di lavoro”.