Coronavirus: Campania, 220 mln per microimprese e professionisti
Considerando il forte impatto della pandemia da Covid-19, la Regione Campania mette a disposizione nuove risorse attraverso due bandi con bonus una tantum a fondo perduto: il primo per microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi; il secondo per professionisti e lavoratori autonomi.
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A disposizione un budget complessivo di 220 milioni di euro. Le dotazioni, a disposizione di entrambe le call, sono a valere sia sul POR Campania FSE 2014-2020 e FESR 2014-2020.
Coronavirus: bonus 2mila euro per microimprese
L’avviso è finalizzato a sostenere le microimprese artigianali, commerciali, industriali e di servizi con sede operativa nel territorio della Regione Campania, appartenenti ai settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria Covid-19, mediante la concessione di un bonus una tantum a fondo perduto.
Possono presentare la domanda del bonus le micro imprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi che:
- risultino attive e abbiano sede operativa nella Regione Campania;
- risultino iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente;
- abbiano un fatturato con valori compresi tra un euro e 100mila euro.
Il bonus è concesso nella forma di un contributo a fondo perduto una tantum, pari a 2mila euro per ciascuna impresa richiedente. Il budget totale a disposizione è pari a 140 milioni di euro.
Le domande potranno essere presentate dagli interessati entro il 30 aprile.
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Fondi UE a sostegno dei professionisti
Un’altra iniziativa promossa dalla Regione, in apertura il 24 aprile, è finalizzata a sostenere i lavoratori autonomi, titolari di partita IVA, attraverso l’erogazione di un bonus nella forma di un contributo a fondo perduto una tantum, pari a 1.000 euro.
I beneficiari dell’avviso sono, appunto, i professionisti in possesso dei seguenti requisti:
- iscrizione all’albo professionale ed alla relativa Cassa previdenziale privata ovvero, nel caso in cui l’Albo professionale non sia costituito, alla gestione separata INPS;
- inizio attività prima del 1° gennaio 2020;
- sede/studio sul territorio regionale;
- non iscrizione ad altra forma di previdenza obbligatoria;
- fatturato dell’anno 2019 inferiore a 35mila euro.
Sono esclusi i titolari di pensione, i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi che non esercitano attività professionali, iscritti alle sezioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria dell’INPS (artigiani, commercianti, coloni, etc).
Le risorse finanziarie disponibili sono pari a 80 milioni di euro. L’aiuto è attuato attraverso una procedura non competitiva a sportello a sostegno dei lavoratori autonomi.
L’invio della domanda di partecipazione sarà possibile esclusivamente tramite la piattaforma regionale entro l'8 maggio.
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