Coronavirus: Corte Conti UE, difficile valutare semplificazione norme su fondi strutturali
I costi di attuazione della politica di coesione dell’UE sono comparativamente bassi, ma non vi sono informazioni sufficienti per valutare le economie derivanti dalla semplificazione. Questo il giudizio della Corte dei Conti europea, che esorta Bruxelles a individuare ulteriori potenziali economie.
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Per sostenere gli Stati membri dell'UE a contenere gli effetti della pandemia di Covid-19, la Commissione ha lanciato un'utile rete di salvataggio, proponendo un temporaneo allentamento delle norme che disciplinano la spesa dei fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE).
I fondi SIE finanziano le principali politiche d’investimento dell’UE, ma attuarli genera costi amministrativi. Secondo la relazione della Corte dei conti europea, questi costi sono relativamente bassi rispetto a quelli di altri programmi simili finanziati dall’UE e a livello internazionale. Tuttavia, i dati raccolti in merito non sono stati sufficienti per valutare l’impatto della semplificazione delle norme disciplinanti i fondi della politica di coesione dell’UE.
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Parere Corte Conti UE: equilibrio per fondi SIE
"Per dimostrare ai nostri cittadini che le politiche sono attuate efficientemente, le informazioni sui costi amministrativi dei programmi finanziati dall’UE dovrebbero essere complete e di pubblico dominio. Le constatazioni e conclusioni della Corte sono utili per il periodo di programmazione 2021-2027, nonché per accrescere l’efficacia dei sistemi di gestione e di controllo negli Stati membri", ha affermato Pietro Russo, il membro della Corte dei conti europea responsabile dell’audit.
La tesi messa in discussione dalla Corte si riferisce al fatto che i costi amministrativi dell’attuazione dei fondi della politica di coesione dell’UE siano comparativamente più bassi di quelli di altri programmi di finanziamento europei ed internazionali. Tuttavia, la conclusione dell'analisi porta a dire che, avendo la Commissione raccolto i dati alla base dei costi in modo incompleto, è difficile l’utilizzo di queste informazioni per valutare l’impatto della semplificazione dei regolamenti comunitari sui costi amministrativi di attuazione dei programmi.
Per il periodo 2014-2020, ad esempio, la relazione ha stimato che l’introduzione di numerose misure di semplificazione dovrebbe portare ad una riduzione dei costi amministrativi. Al contrario, rispondendo ad un sondaggio effettuato dalla Corte, gli Stati membri hanno affermato di attendersi un aumento di detti costi.
Quindi, si osserva che le riduzioni dei costi stimate che deriveranno dalle misure di semplificazione per i periodi 2014-2020 e 2021-2027, potrebbero non essere conseguite, poiché l’impatto ultimo dipende largamente da pratiche amministrative nazionali o regionali.
La Corte, infine, raccomanda alla Commissione UE di individuare ulteriori potenziali economie esaminando le pratiche amministrative negli Stati membri, in stretta cooperazione con questi ultimi, e di appurare il verificarsi delle stimate riduzioni dei costi.
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