Aiuti di stato: via libera UE alle misure italiane per il trasporto marittimo
Nell'ambito delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato la proroga fino alla fine del 2023 di varie misure italiane a sostegno del trasporto marittimo nel quadro del regime del "Registro Internazionale" dell'Italia.
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Il sistema incoraggia le compagnie di navigazione a immatricolare le loro navi in Europa, garantendo così standard sociali, ambientali e di sicurezza più elevati.
L'Italia si è inoltre impegnata a modificare il proprio regime per evitare indebite distorsioni della concorrenza e discriminazioni tra le compagnie di navigazione e i registri dei diversi paesi dello Spazio economico europeo (SEE).
Grazie al regime del "Registro Internazionale" alle compagnie di navigazione vengono concesse una riduzione dell'imposta sulle società e altre agevolazioni. A seguito delle modifiche che l'Italia si è impegnata a introdurre, la speciale riduzione dell'imposta sulle società per le compagnie di navigazione sarà applicata a:
- entrate principali derivanti dalle attività di trasporto marittimo, come il trasporto merci e passeggeri;
- alcune entrate accessorie strettamente connesse alle attività di trasporto marittimo (con un limite massimo del 50 % dei ricavi di esercizio della nave);
- ricavi dal rimorchio e dal dragaggio, subordinatamente a determinate condizioni;
- locazione a scafo nudo e attività di noleggio a tempo e/o a viaggio, subordinatamente a una serie di condizioni.
La misura italiana, nella formulazione modificata e approvata dalla Commissione europea, prevede che, qualora una compagnia di navigazione intenda beneficiare del regime del "Registro internazionale", almeno una gran parte della sua flotta batta bandiera di uno Stato membro dell'UE o di un paese del SEE.
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A tale riguardo le autorità italiane si sono impegnate a estendere i benefici del regime a tutte le navi ammissibili che battono bandiera di un paese del SEE. Sarà così evitata ogni discriminazione tra le compagnie di navigazione e i registri dei diversi paesi del SEE e saranno tutelate le norme del mercato interno in materia di libertà di stabilimento.
La Commissione ha valutato le misure modificate nel quadro delle norme dell'UE sugli aiuti di Stato e ha concluso che, considerati gli impegni cui l'Italia dovrà conformarsi entro sette mesi dall'adozione della decisione della Commissione, il regime italiano è conforme alle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato.
In particolare, il regime contribuirà alla competitività del settore dei trasporti marittimi dell'Unione e incoraggerà l'immatricolazione delle navi in Europa, preservando al contempo gli elevati standard sociali, ambientali e di sicurezza europei e garantendo condizioni di parità.
È su queste basi che la Commissione ha approvato il regime italiano e la sua proroga al 2023 in conformità alle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato.