Cloud e open science: bando UE per servizi digitali destinati alla ricerca
Apre oggi, 15 settembre 2020, la prima call del consorzio Open Clouds for Research Environments (OCRE) dedicata al finanziamento di progetti su servizi digitali e cloud destinati ai ricercatori. Il bando rimarrà aperto solo per sei settimane.
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OCRE: call UE su cloud per la ricerca
Il consorzio OCRE, finanziato dal programma europeo Horizon 2020, rientra nell’ambito dell’European Open Science Cloud, l'iniziativa proposta nel 2016 dalla Commissione UE per favorire la condivisione di dati scientifici in Europa.
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OCRE si concentra sulla fornitura di cloud commerciali e piattaforme digitali, garantendo che i dati siano reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili.
Il primo bando OCRE, rivolto agli istituti di ricerca, intende finanziare progetti che siano in grado di utilizzare cloud e servizi digitali per accelerare i risultati della ricerca, dimostrando l'impatto di questi servizi in termini di risultati e agilità. Le domande potranno essere presentate a partire dal 15 settembre 2020 e per le successive sei settimane.
L’obiettivo del consorzio è portare alla luce l'impatto positivo che cloud e servizi digitali hanno sui risultati della ricerca in termini di agilità, scalabilità, efficienza, collaborazione e condivisione dei dati mediante l'uso di analisi avanzate, apprendimento automatico, intelligenza artificiale e strumenti di collaborazione.
Open science: manifesto per l’accesso ai risultati di ricerca contro il Covid
L’emergenza coronavirus ha reso evidente più che mai l’importanza del libero accesso e la condivisione dei risultati di ricerca.
Per massimizzare l’accessibilità ai risultati di ricerca sul Covid-19 la Commissione UE ha recentemente lanciato un manifesto. Il documento definisce una serie di principi guida per i beneficiari di borse di ricerca UE per la prevenzione, il test, il trattamento e la vaccinazione del coronavirus; l’obiettivo è garantire che i risultati della loro ricerca siano accessibili a tutti, oltre che un ritorno sugli investimenti pubblici.
Il manifesto è aperto alle adesioni di stakeholder pubblici e privati che beneficiano dei finanziamenti dell'UE, di altri finanziatori della ricerca, di personalità e istituzioni di spicco. L'adesione al manifesto non comporta implicazioni legali per le sovvenzioni firmate.