Covid-19: ok di Bruxelles a riprogrammazione POR FESR Campania e Umbria
La Commissione europea ha approvato la modifica dei Programmi operativi regionali (POR) di Campania e Umbria cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per sostenere misure urgenti collegate alla risposta alla pandemia da Coronavirus.
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Grazie alla riprogrammazione dei due POR FESR, i finanziamenti della Politica di Coesione permetteranno di rafforzare i sistemi sanitari di Campania e Umbria e di sostenere le imprese colpite dagli effetti socio-economici del Covid-19.
Le modifiche rendono più semplice l'utilizzo dei fondi europei nella lotta agli effetti della pandemia e prevedono, tra le altre cose, il ricorso al cofinanziamento UE al 100% previsto dalla Coronavirus Response Investment Initiative (CRII) per massimizzare il contributo della Politica di Coesione alla ripresa dalla crisi.
“L'Italia è stata pesantemente colpita dall'epidemia di Coronavirus. Una ripresa completa e rapida può essere raggiunta solo se tutte le risorse disponibili vengono mobilitate”, ha dichiarato la commissaria per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira, incoraggiando tutte le regioni dell'UE ad approfittare della flessibilità introdotta nell'ambito dei pacchetti CRII e CRII Plus per reagire al Covid-19.
In Campania, le modifiche al POR FESR permetteranno di rafforzare il sistema sanitario e la ricerca medica, di fornire capitale circolante in forma di sovvenzioni e garanzie alle microimprese e di rendere disponibili strumenti informatici per migliorare l'e-learning.
In Umbria, invece, le modifiche comprendono nuovi finanziamenti a favore delle imprese, in particolare nei settori turistico, culturale, creativo, dell'economia sociale e dell'ICT, e delle startup, una nuova azione da 8 milioni di euro per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e attrezzature sanitarie e il potenziamento degli strumenti finanziari per sostenere il capitale circolante delle imprese per 13,4 milioni di euro.
L'autorizzazione alla riprogrammazione dei POR dell'Umbria e della Campania rientra nell'elenco di circa 100 modifiche già adottate dall'Esecutivo UE, grazie ai pacchetti Coronavirus Response Investment Initiative.
Nei giorni scorsi la Commissione ha fatto il punto sull'utilizzo delle misure di flessibilità introdotte da CRII e CRII Plus da parte di 26 Paesi UE più il Regno Unito, di cui 18 hanno già adeguato di conseguenza i rispettivi Programmi operativi.
L'Italia è finora il Paese che ha riprogrammato più risorse - circa 10,4 miliardi tra POR e PON - tramite una serie di accordi tra il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano, i ministri e i governatori delle Regioni responsabili di Programmi operativi cofinanziati dai fondi UE. E secondo quanto anticipato in audizione alla Camera dal ministro, ci sono i margini per reperire ulteriori risorse, soprattutto con riferimento ai PON Inclusione e SPAO e considerando che le uniche quattro Regioni che ancora non hanno partecipato all'operazione - cioè Marche, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia - si sono dichiarate disponibili a sottoscrivere questi accordi.
> Per approfondire: Come funziona la riprogrammazione dei fondi UE
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