Decreto Ristori bis: 300 milioni per il trasporto pubblico locale
Per il trasporto pubblico locale nel decreto Ristori bis (dl 149-2020) ci sono 300 milioni di euro. Regioni e enti locali, fa però sapere il ministero, potranno accedere alle nuove risorse solo dopo aver utilizzato quelle già stanziate in questi mesi di pandemia e che ammontano a 1,1 miliardi.
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Oltre ai contributi a fondo perduto per le imprese colpite dalle nuove chiusure anti-contagio e allo stop ai versamenti di varie tasse e tributi, nel decreto Ristori bis trovano posto anche nuove risorse destinate a Regioni e enti locali per migliorare i trasporti pubblici.
Decreto Ristori bis: 300 milioni per il TPL
Si tratta di 300 milioni che vanno ad incrementare il Fondo per il trasporto pubblico locale creato dal decreto Rilancio, rappresentando un anticipo rispetto al 2021.
Di questi, 100 milioni potranno essere utilizzati per il ricorso a servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti, “occorrenti - si legge nel decreto - nell’anno 2021 per fronteggiare le esigenze di trasporto conseguenti all'attuazione delle misure di contenimento ove i predetti servizi nel periodo precedente alla diffusione del COVID19 abbiano avuto un riempimento superiore al 50% della capacità”.
“I restanti 200 milioni - specifica invece il Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT) in una nota - potranno servire alla copertura delle perdite causate dalla riduzione dei ricavi”.
I fondi saranno ripartiti nei prossimi trenta giorni con un decreto del MIT.
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TPL: ok a nuove risorse nel dl Ristori bis, ma prima vanno usati i fondi già stanziati
Le risorse sono dunque un anticipo del 2021 “per consentire alle aziende del TPL di riorganizzarsi da subito”, ha spiegato la ministra Paola De Micheli, segnalando come i nuovi fondi si vadano ad aggiungere “ai 12 miliardi destinati nell’arco di 5 anni agli investimenti per i bus ecologici e alla realizzazione dei nuovi sistemi di spostamento rapido di massa nelle città”.
Del resto al trasporto pubblico locale servono misure strutturali, con una “riforma del modello organizzativo che è fermo al 1997, mentre il mondo della mobilità è cambiato. Occorre - ha quindi spiegato De Micheli - un progetto che possa renderlo più efficiente, sostenibile, e adeguato alla prospettiva di una riapertura completa di scuole e attività in sicurezza” e che il MIT mira a sostenere anche grazie, appunto, alle nuove risorse stanziate nel dl Ristori bis.
Una “opportunità unica”, l’ha definita la ministra, “che viene “offerta anche dal rallentamento dei flussi di viaggio dovuti alla crisi sanitaria. L’utilizzo di questi fondi da parte delle Regioni e degli enti locali - ha concluso quindi De Micheli - per noi sarà una cartina di tornasole del ruolo che intendono svolgere”, specificando come la prossima settimana il ministero fornirà “le linee guida per avviare il confronto e ridisegnare i servizi”.
“Per rafforzare il servizio TPL durante la pandemia - fa sapere però il ministero in un comunicato rilasciato subito dopo il via libera al decreto - Regioni ed enti locali potranno impiegare le nuove risorse solo quando saranno state utilizzate quelle già stanziate dal ministero nell’arco del 2020 e che ammontano a un miliardo e 100 milioni”.
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