Donne e sport, nasce un Fondo per professionismo e tutele sul lavoro
E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto che istituisce il Fondo per il professionismo negli sport femminili, che ha a disposizione un budget complessivo di 10,7 milioni di euro. Tra le novità c'è anche il capitolo dedicato alla promozione della parità di genere.
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Approda in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, in vigore dal prossimo 2 aprile, relativo al riordino e alla riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo.
Dalle tutele lavoristiche e previdenziali per tutti i lavoratori nel mondo dello sport, alle norme per le associazioni e le società sportive dilettantistiche, sono tante ed eterogenee le novità introdotte dal provvedimento, in attuazione dell'articolo 5 della legge n. 86-2019. Tra queste la creazione di un Fondo diretto a incentivare il professionismo degli sport femminili.
Cos'è il Fondo per il professionismo negli sport femminili?
Nello specifico, il Dlgs n. 36-2021 istituisce il Fondo per il professionismo negli sport femminili che potrà contare su 2,9 milioni per il 2020 e su 3,9 milioni per ognuno dei due anni successivi.
Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto pubblicato il 18 marzo 2021, dunque, le Federazioni sportive nazionali che intendono accedere al Fondo devono deliberare il passaggio al professionismo sportivo di campionati femminili: questo dovrà poi avvenire definitivamente entro il 31 dicembre 2022.
Successivamente, le Federazioni sportive nazionali che avranno deliberato il passaggio al professionismo sportivo di campionati femminili potranno presentare la domanda di accesso al Fondo a condizione che l'utilizzo dei finanziamenti richiesti sia finalizzato:
- per il 2020, a far fronte alle ricadute della pandemia da Covid-19, in particolare, al sostegno al reddito e alla tutela medico-sanitaria delle atlete, allo svolgimento di attività di sanificazione delle strutture sportive e di ristrutturazione degli impianti sportivi;
- per il 2021 e il 2022, invece, alla riorganizzazione e al miglioramento delle infrastrutture sportive, al reclutamento e alla formazione delle atlete, alla qualifica e alla formazione dei tecnici, alla promozione dello sport femminile, alla sostenibilità economica della transizione al professionismo sportivo e all'allargamento delle tutele assicurative e assistenziali delle atlete.
Entro il 18 aprile 2021 saranno definite le modalità di accesso al Fondo con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Le Federazioni sportive nazionali beneficiarie del sostegno dovranno presentare ogni 6 mesi un resoconto sull'utilizzo delle risorse, sentite le associazioni delle sportive, le associazioni delle società e le associazioni degli allenatori.
Promozione della parità di genere nello sport
Inoltre, il decreto legislativo del 28 febbraio 2021 prevede che le Regioni, le Province autonome e il CONI si impegnino a promuovere la parità di genere a tutti i livelli e in ogni struttura, favorendo l'inserimento delle donne nei ruoli di gestione e di responsabilità delle organizzazioni sportive e al proprio interno.
Il CONI stabilirà con un regolamento, da emanarsi entro l’estate prossima, i principi informatori degli statuti delle Federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e delle associazioni benemerite mediante l'indicazione:
- delle varie aree e dei ruoli in cui promuovere l'incremento della partecipazione femminile;
- delle misure volte a favorire la rappresentanza delle donne nello sport.