Paolo Esposito sarà il nuovo direttore generale dell'Agenzia della Coesione
Si tratta del quarto cambio di guardia alla guida dell'Agenzia della Coesione territoriale, dopo Agrò, Caponetto e, da ultimo, Massimo Sabatini.
I fondi europei a disposizione dell'Italia nel settennato 2021-27
Secondo quanto anticipato da Il Sole 24 Ore la ministra per il Sud e la Coesione, Mara Carfagna, avrebbe già firmato il decreto di nomina di Esposito, che eredita da Sabatini il lavoro per la definizione dell'Accordo di partenariato 2021-27.
Paolo Esposito, 55 anni, già coordinatore dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico, proviene dal settore privato, dove ha rivestito il ruolo di direttore del personale in realtà quali il gruppo Caltagirone e l'azienda farmaceutica Sanofi e, prima ancora, nel settore aeroportuale per le società del gruppo Air One.
Dalla sua creazione, nel 2014, l'Agenzia per la Coesione territoriale è stata guidata da Maria Ludovica Agrò, cui è subentrato, nel settembre 2018, su incarico dell'allora ministra per il Sud, Barbara Lezzi, Antonio Caponetto. A lui è succeduto, con il ministro Giuseppe Provenzano, Massimo Sabatini, ora sostituito dalla ministra Carfagna con Paolo Esposito.
L'insediamento del nuovo direttore generale coincide con una fase decisiva per la programmazione dei fondi europei della Politica di Coesione, che valgono 42 miliardi tra Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e saranno cofinanziati con circa 39 miliardi di risorse nazionali.
Carfagna punta a consegnare entro l'estate l'Accordo di partenariato 2021-27, anticipando la scadenza di fine anno per l'invio a Bruxelles, una volta sciolti gli ultimi nodi relativi al riparto delle risorse tra Programmi operativi nazionali e regionali. La riduzione dei Programmi a gestione ministeriale, da 13 a 8, con la novità di un PON Salute, non basta infatti alle regioni, se non accompagnata da una decisa riduzione dell'incidenza della programmazione nazionale sul budget totale.
Fondi europei 2021-27: i nodi del negoziato sul nuovo Accordo di partenariato
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