Sgravi fiscali e decontribuzione per incoraggiare le assunzioni con contratti a termine
Il Governo lavora a un pacchetto di misure e agevolazioni per favorire l'occupazione, soprattutto di giovani e donne, le categorie più colpite dalla frenata dei contratti a tempo determinato registrata dall'Istat.
In vigore il decreto Sostegni. Proroga per cassa integrazione e blocco licenziamenti
Secondo quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, il pacchetto di incentivi alle assunzioni e sgravi contributivi dovrebbe essere accompagnato da un intervento sulle regole del decreto Dignità in materia di causali dei contratti a termine, sospese fino a fine anno dal decreto Sostegni, e da un ulteriore allargamento della platea dei beneficiari del contratto di espansione. C'è poi il capitolo politiche attive del lavoro, che dovrebbe poter contare anche sul nuovo Programma nazionale Garanzia di occupabilità (GOL), previsto dalla legge di Bilancio 2021.
In arrivo incentivi per assunzioni con contratto a termine
A rimarcare l'urgenza di un intervento sui contratti a tempo determinato è arrivata anche l'ultima nota Istat, in base alla quale, rispetto a febbraio 2020, gli occupati sono diminuiti di 945 mila unità, con un calo contenuto, grazie al blocco dei licenziamenti, per i lavoratori con contratti a tempo indeterminato (-1,5%) e ben più severo per i dipendenti a termine (-12,8%) e per gli autonomi (-6,8%).
Per invertire questa tendenza l'intenzione del Governo sarebbe anzitutto quella di ridurre il costo delle assunzioni a tempo determinato, su cui attualmente gravano un sovraccosto dell'1,4% previsto dalla legge Fornero e un ulteriore 0,5% applicato su ogni proroga o rinnovo i contratti in base al decreto Dignità. E' su quest'ultimo contributo che si starebbe concentrando le ipotesi dell'Esecutivo, che potrebbe eliminarlo o almeno ridurne l'entità.
A ciò dovrebbero aggiungersi una decontribuzione per le nuove assunzioni con contratti a termine e la proroga dell'esonero contributivo previsto dalla manovra 2021 sia per le assunzioni a tempo indeterminato che per le stabilizzazioni dei contratti a tempo determinato che coinvolgano giovani under 36.
Infine, si ragiona su come intervenire sul vincolo rappresentato dalle causali del decreto Dignità, una volta scaduta la deroga prevista dal dl Sostegni fino a fine anno.
Spinta a contratto di espansione e politiche del lavoro
Oltre agli incentivi diretti a sostenere le nuove assunzioni con contratti a termine, l'Esecutivo starebbe lavorando a una serie di altre misure per evitare il tracollo dell'occupazione una volta cessati gli interventi straordinari, la Cig Covid gratuita e il blocco dei licenziamenti.
Tra le ipotesi un ulteriore rafforzamento del contratto di espansione, pensato inizialmente come strumento per sostenere il ricambio generazionale nelle grandi aziende con almeno mille dipendenti che attraversano processi di reindustrializzazione e riorganizzazione e allargato dalla legge di Bilancio anche alle imprese con 250 dipendenti. La possibilità di accedere allo scivolo pensionistico per i lavoratori a non più di 60 mesi dal conseguimento del diritto alla pensione potrebbe infatti essere estesa anche alle imprese con almeno 100 o 150 dipendenti.
Fronte politiche attive del lavoro, oltre ai 500 milioni del Programma GOL e alla riforma dell'assegno di ricollocazione, il ministro Orlando starebbe valutando forme di collaborazione pubblico-privato, con centri per l'impiego e agenzie di somministrazione impegnati a mettere in campo interventi personalizzati di riqualificazione e reinserimento nel mercato del lavoro.