La spesa dei fondi del Recovery Plan nel 2021 punta su Transizione 4.0 e fondo export
Quest’anno i fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza puntano sul sostegno alle imprese: gran parte delle risorse a disposizione per il 2021, in tutto 13,79 miliardi, saranno infatti dedicati agli incentivi Transizione 4.0 e al fondo export.
Cosa prevede il Recovery Plan: risorse, mission, progetti e riforme
In base a quanto ricostruito dal Sole 24 ore, il piano effettivo di spesa delle risorse del Recovery Plan emerge dalle tabelle del maxi-documento inedito che il governo ha spedito il 30 aprile alla Commissione europea e ha trasmesso il 4 maggio al Parlamento. Nelle tabelle e negli allegati tecnici, in inglese, prendono forma le strategie e i progetti delineati nel testo del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Su quali progetti andranno i fondi del Recovery nel 2021?
Nel dettaglio, si parte con 13,79 miliardi da spendere quest’anno. Risorse che saranno dedicate a 105 interventi, ma la fetta maggiore sarà assorbita da due misure chiave per le imprese italiane, molto attese soprattutto dalle PMI.
In primis il Piano Transizione 4.0, inserito nella missione 1 del Recovery Plan, per garante maggiore stabilità alle imprese nel percorso di trasformazione digitale.
Il fulcro del Piano, lo ricordiamo, è il sistema di incentivi fiscali 4.0 articolati in una serie di crediti d’imposta per beni strumentali, ricerca e sviluppo, innovazione, design e formazione. Oltre ai circa 14 miliardi dal Recovery, il Piano può contare su circa 5 miliardi dal Fondo Complementare o cosiddetto ‘fondone’.
Per approfondire: Il Piano Transizione 4.0 nel Recovery Plan
Le risorse del PNRR nel 2021 saranno poi dedicate a un’altra misura chiave per le aziende italiane, che lo scorso anno ha registrato un successo senza precedenti: il rifinanziamento del fondo 394 di SIMEST per i finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione delle imprese, che dal PNRR dovrebbe ricevere 1,2 miliardi nel 2021.
Del resto, “SIMEST dispone già delle procedure necessarie affinché l’intervento sia pienamente operativo una volta ricevute le risorse del PNRR”, si legge nel testo del Recovery.
A questi si aggiungono:
- 1,1 miliardi per interventi nei Comuni, in particolare per l’efficientamento energetico
- 700 milioni per la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici scolastici
- 461 milioni per superbonus 110%
La spesa dal 2022 al 2026
Se la partenza nel 2021 è con il freno a mano tirato, l’accelerata si registra dagli anni successivi, quando la spesa passerà a:
- 27,6 miliardi nel 2022
- 37,4 miliardi nel 2023
- 42,7 miliardi nel 2024,
- 38,3 miliardi nel 2025
- 31,6 miliardi dell’ultimo anno
La spesa per alcuni progetti sembra più sbilanciata verso gli anni finali del piano, come nel caso del passaggio in cloud dei dati della Pubblica amministrazione, del piano 1 Gigabit per la diffusione della fibra ottica, e degli interventi per realizzare nuovi impianti per la gestione dei rifiuti.