Bruxelles approva due nuovi IPCEI: Hy2Move e Med4Cure. Dentro anche l’Italia
Quella di ieri è stata senza dubbio una giornata ricca di novità per gli IPCEI, gli Importanti progetti di comune interesse europeo che mirano a posizionare l'Europa all'avanguardia dell’innovazione su aree cruciali per il suo benessere e la sua autonomia strategica. La Commissione europea ha infatti dato il via libera alla concessione di aiuti di stato sia all’IPCEI Salute Med4Cure, sia al quarto IPCEI sull’idrogeno Hy2Move. In entrambi gli IPCEI è presente anche l’Italia.
L’ok di Bruxelles agli aiuti di stato è un passaggio fondamentale per il fattivo avvio degli IPCEI da parte dei singoli Stati membri che, nei mesi/anni passati, hanno definito il progetto e selezionato i rispettivi campioni nazionali (imprese e centri di ricerca) pronti a collaborare tra loro per creare tecnologie, prodotti e innovazioni che oggi non esistono.
Cosa sono gli IPCEI?
Lo strumento degli IPCEI è, infatti, unico nel suo genere. Come avevano avuto modo di spiegare i tecnici del ministero delle imprese del Made in Italy ormai due anni fa durante un webinar di lancio proprio dell’IPCEI Salute, lo strumento serve a realizzare i sogni nel cassetto delle imprese europee che, per la loro audacia, sono troppo rischiosi e costosi per essere realizzati da soli, senza il supporto dello Stato e senza la collaborazione con altri player strategici del settore.
Sono proprio queste le caratteristiche ad avere reso possibile l'inclusione degli IPCEI tra gli aiuti di stato ammessi dall’UE che, tramite lo strumento, punta a favorire la messa a sistema sia di capitali pubblici e privati, sia di expertise e know how presenti in differenti Paesi membri, in uno sforzo congiunto per realizzare progetti altamente innovativi nell’ambito delle catene del valore strategiche per Bruxelles, con l'obiettivo ultimo di spingere la ricerca oltre l’attuale stato dell’arte e realizzare prodotti, servizi e tecnologie che oggi non esistono.
Via libera di Bruxelles all’IPCEI Salute Med4Cure
In tale contesto, nel corso della giornata del 28 maggio 2024, la Commissione europea ha approvato il primo IPCEI dedicato alla ricerca, all'innovazione e alla prima diffusione industriale di prodotti sanitari, nonché di processi di produzione innovativi di prodotti farmaceutici.
Si tratta dell’IPCEI Med4Cure, promosso congiuntamente da sei Stati membri (Belgio, Francia, Italia, Slovacchia, Spagna e Ungheria) e che vede la presenza di 13 imprese (di cui 9 PMI) partecipanti a 14 progetti altamente innovativi.
Gli IPCEI sono composti, infatti, da un mosaico di progetti che insieme concorrono alla realizzazione della strategia complessiva che sta alla base di ogni IPCEI. In particolare, per quanto concerne Med4Cure, ad essere previsti sono progetti di ricerca e sviluppo che coprono tutte le fasi chiave della catena del valore farmaceutica, dalla raccolta e dallo studio di cellule, tessuti e altri campioni a tecnologie di produzione sostenibile di terapie pionieristiche, compresi i trattamenti personalizzati, e l'applicazione di tecnologie digitali avanzate.
Il progetto mira ad accelerare i progressi in campo medico e a promuovere la resilienza dell'industria sanitaria dell'UE grazie al miglioramento della capacità di scoprire farmaci, in particolare per esigenze mediche insoddisfatte come le malattie rare, e allo sviluppo di processi di produzione di farmaci innovativi e più sostenibili. Tali sviluppi miglioreranno la qualità dell'assistenza sanitaria e aumenteranno la preparazione dell'UE rispetto alle minacce sanitarie emergenti, contribuendo nel contempo alla transizione verde.
Significativo il budget a disposizione. Gli Stati membri, infatti, erogheranno fino a 1 miliardo di euro in finanziamenti pubblici - gli aiuti di stato approvati ieri, 28 maggio - che a loro volta dovrebbero mobilitare altri 5,9 miliardi di investimenti privati.
Per approfondire: cosa prevede l'IPCEI Salute?
Il quarto IPCEI idrogeno Hy2Move
Insieme al via libera di Bruxelles sugli aiuti di stato per l’IPCEI Salute, sempre ieri è arrivato l'ok anche ai finanziamenti pubblici destinati al quarto IPCEI idrogeno, quello dedicato ai trasporti.
L’IPCEI Hy2Move si focalizza infatti su un importante segmento della catena del valore delle tecnologie dell’idrogeno supportando lo sviluppo di una serie di innovazioni, tra cui:
- tecnologie dell'idrogeno per i mezzi di trasporto (stradali, marittimi e aerei);
- tecnologie a celle a combustibile ad alte prestazioni, che utilizzano l'idrogeno per generare elettricità con una potenza sufficiente a muovere navi e locomotive;
- soluzioni di stoccaggio on-baord di nuova generazione;
- tecnologie per il rifornimento di idrogeno in loco con carburante pressurizzato e puro al 99,99%.
In questo caso gli aiuti di stato concedibili nell’ambito di questo IPCEI ammontano a 1,4 miliardi di euro che dovrebbero essere capaci di mobilitare ulteriori 3,3 miliardi da parte del settore privato.
Come già accennato, l’Italia è attivamente presente anche in questo IPCEI - come del resto in tutti gli altri Importanti progetti di comune interesse europeo fin qui approvati - partecipando nello specifico con l’impresa UFI HYDROGEN S.r.l., il cui progetto contribuisce alla realizzazione del workstream “fuel cell technology”.
Oltre all’Italia, l’IPCEI Hy2Move prevede la presenza di altri 5 Paesi membri (Estonia, Francia, Germania, Olanda, Slovacchia e Spagna), per un totale di 11 imprese tra cui diverse PMI.
Insieme ai precedenti tre IPCEI idrogeno (l’IPCEI Hy2Tech approvato il 15 luglio 2022, l’IPCEI Hy2Use approvato il 21 settembre 2022 e l’IPCEI Hy2Infra approvato il 15 febbraio 2024), l’UE prosegue dunque lungo la strada del rafforzamento e valorizzazione di una catena del valore - quella dell’idrogeno - ritenuta strategica per il futuro dell'Europa.
Per approfondire: cosa prevede il terzo IPCEI Idrogeno?
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