L'Ecofin adotta le raccomandazioni paese. Pressing sull'Italia per taglio spesa
All'indomani dell'Eurogruppo, che ieri ha concordato sulla necessità di un orientamento fiscale restrittivo per l'intera zona euro nel 2025, arriva il via libera dell'Ecofin alle raccomandazioni specifiche per paese. All'Italia si chiede di presentare tempestivamente il piano strutturale di bilancio a medio termine e di assicurare una spesa politica di contenimento della pubblica per portare il debito pubblico su un percorso discendente e ridurre il rapporto deficit/PIL.
Procedura deficit eccessivo per l'Italia. Il ritorno del Patto di stabilità presenta il conto
Le raccomandazioni specifiche per paese forniscono indicazioni circa le riforme e gli investimenti che gli Stati membri sono incoraggiati a includere nei rispettivi piani fiscali di medio termine, attesi - in base alle regole della nuova governance macroeconomica dell'Unione - entro il 20 settembre. Il Consiglio europeo discuterà queste raccomandazioni specifiche per paese nel vertice in programma ad ottobre, per poi adottarle formalmente e concludere il processo del semestre europeo 2024.
All'Italia si raccomanda anzitutto di “presentare tempestivamente il piano strutturale di bilancio di medio termine” e che questo preveda di contenere la crescita della spesa primaria netta - l'indicatore in base al quale, secondo il nuovo Patto di stabilità e crescita, ciascun paese deve definire il proprio percorso di aggiustamento di bilancio - al fine di “instradare il debito delle amministrazioni pubbliche su una traiettoria di riduzione plausibile a medio termine e di ridurre il disavanzo delle amministrazioni pubbliche portandolo verso il valore di riferimento del 3% del PIL stabilito dal trattato”.
Per l'Italia, e per altri sei paesi (Belgio, Francia, Malta, Polonia, Slovacchia e Ungheria), la Commissione ha già proposta l'avvio di una procedura per disavanzo eccessivo basata sul deficit, che il Consiglio dovrà confermare, nell’ambito del Pacchetto d'autunno, adottando la sua raccomandazione sul percorso di aggiustamento dei diversi paesi. Una politica di bilancio restrittiva è però prevista per l'intera eurozona: secondo le conclusioni dell'Eurogruppo del 15 luglio, dopo l'ampio sostegno fiscale nel periodo 2020-2022 e l’orientamento fiscale neutrale nel 2023, la politica fiscale è destinata a diventare restrittiva già nel 2024, con l'allentamento delle misure di sostegno energetico, e dovrà confermarsi restrittiva nel 2025. Serve “un consolidamento fiscale graduale e duraturo”, ha dichiarato il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, sottolineando che “migliorare la qualità della spesa pubblica e salvaguardare gli investimenti sarà cruciale nel tentativo di ridurre al minimo qualsiasi impatto negativo sulla crescita economica”.
Tornando alle raccomandazioni rivolte all'Italia, richieste non nuove riguardano: la riforma fiscale, da orientare in senso favorevole alla crescita, intervenendo sul cuneo fiscale, aggiornando i valori catastali, migliorando la progressività e incentivando la transizione verde; il rafforzamento della capacità amministrativa, in particolare con riferimento alla gestione dei fondi europei della Politica di Coesione, da attuare anche tenendo conto delle opportunità collegate alla Piattaforma STEP; la piena attuazione del PNRR e del capitolo REPowerEU, assicurando il completamento delle riforme e degli investimenti entro agosto 2026; l'adozione di misure volte a contrastare il trend demografico negativo e ad attrarre donne e giovani nel mercato del lavoro, dove permane, tra le criticità, il tema della povertà lavorativa, soprattutto per i lavoratori con contratti atipici.
Le raccomandazioni indicano poi la necessità di “definire una strategia industriale e di sviluppo per ridurre le disparità territoriali razionalizzando le misure politiche vigenti e tenendo presenti i progetti infrastrutturali fondamentali e le catene del valore strategiche”. Infine, il tema della concorrenza, con i noti rilievi sulle professioni regolamentate e il comparto ferroviario.
Per approfondire: Cosa prevede la riforma del Patto di stabilità UE
Eurogroup statement on the fiscal stance for the euro area in 2025