Libro bianco dei trasporti UE: gli utenti potrebbero pagare una tassa sull'inquinamento
Attribuire un costo alle emissioni di carbonio e all’inquinamento acustico provocati dai mezzi di trasporto, da far sostenere agli utenti per disincentivarli ad utilizzarli: così la Commissione europea si propone di ridurre l’impatto dei trasporti sull’ambiente nel Libro bianco che traccia i piani dell'UE in materia per i prossimi 10 anni.
Le emissioni di CO2 riconducibili ai trasporti sono aumentate del 24% tra il 1990 e il 2008 e, per conseguire gli obiettivi dell'UE in materia di cambiamento climatico per il 2050, è necessario ridurle almeno in misura compresa tra il 45% e il 60% rispetto al livello del 1990.
Per questo motivo il prossimo Libro bianco dei trasporti, attualmente in corso di elaborazione e la cui presentazione è prevista per dicembre 2010, prevede una serie di interventi per ridurre l'impatto del trasporto stradale, aereo e marittimo e per potenziare le infrastrutture verdi e le tecnologie a basse emissioni di carbonio.
Relativamente al trasporto stradale, in una bozza del documento, visionata dal media europeo EurActiv, si avanza la proposta di far pagare agli utenti un costo per i danni ambientali generati dai propri mezzi di trasporto attraverso strumenti quali tasse sul carburante e tariffe a chilometro.
Allo stesso tempo, in considerazione della prevedibile crescita delle emissioni nel trasporto aereo e marittimo, si discute l'introduzione di altre misure per questi ambiti che dovrebbero essere compresi nel sistema europeo di scambio delle emissioni, rispettivamente, a partire dal 2012 e dal 2013.
Al momento diversi Stati membri hanno manifestato scetticismo nei confronti delle proposte del Commissario UE alla Fiscalità Algirdas Šemeta relativamente ad un'eventuale tassa sul carbonio, chiedendo di verificarne il potenziale impatto economico, ed è in discussione la possibilità di assegnare un prezzo all'inquinamento stradale fissando un tetto alle emissioni.
Un'altra area di intervento riguarda la mobilità sostenibile e a questo proposito il documento preliminare della Commissione propone di sviluppare un "core network" che faccia da spina dorsale per un sistema integrato di trasporto europeo e che agevoli la pianificazione delle reti di trasporto trans-europee (TEN-T).
Dalla prima revisione di medio termine dei 92 progetti di trasporto transeuropeo considerati prioritari, e a cui sono stati assegnati 5,3 degli 8 miliardi del bilancio TEN-T 2007-2013, risulta infatti che solo 48 sono giunti ad una fase di avanzamento tale da consentire il completamento dei lavori entro la scadenza del 2014, un ritardo che la Commissione imputa ad una maggiore concentrazione degli Stati membri su progetti infrastrutturali nazionali.