Roma: approvata la manovra economica da 388 milioni di euro
Via libera dalla Giunta alla nuova finanziaria del Comune di Roma, un’operazione complicata dal taglio dei trasferimenti statali (-152 milioni di euro) e dai conti dissestati dell’Atac. La manovra correttiva è risultata pari a 388 milioni di euro, con investimenti per 4,8 miliardi, 100 milioni di euro per intervenire sulle buche e il ripristino, dopo lo scontro con i mini-sindaci di centrosinistra, dei 5,5 milioni per la spesa sociale precedentemente tagliati.
Il sindaco Gianni Alemanno ha espresso soddisfazione per l’approvazione del bilancio, che pure lascia molte incertezze in merito alle entrate dell’amministrazione capitolina.
A fronte di investimenti pubblici per 1,7 miliardi di euro, ammontano infatti a 3,1 miliardi le risorse che il Comune stima di ricevere dai privati, attraverso la procedura del project financing.
Analogamente per le altre entrate si tratta di previsioni: 71,3 milioni dalla tassa di soggiorno, 24,8 dal recupero dell’evasione Ici, 2,1 milioni dai proventi delle contravvenzioni e via dicendo.
Relativamente al capitolo Atac, la Giunta ha deliberato il rientro nella società di Atac Patrimonio, i cui asset valgono, secondo le dichiarazioni di Alemanno, 400 milioni di euro, così da consolidare la stabilità finanziaria dell’azienda.
Tra le altre misure figurano:
- 3 miliardi per le linee metropolitanee;
- 100 milioni per la manutenzione delle strade;
- l'incremento dei fondi per il teatro dell'Opera, da 12,5 a 15 milioni;
- il bando per il logo dell'Estate Romana;
- l'aumento del tesoretto, da 170 a 233 milioni di euro, grazie a residui passivi e risparmi.
Polemica l'opposizione per l'aumento della tassa sui rifiuti (Ta.Ri), tra il 10% e il 20%, e perché parte i residui passivi sarebbero, secondo Alfredo Ferrari (Pd), "somme impegnate e non pagate nell'esercizio precedente. Ciò significa che sono state concellate delle opere previste nel 2010".