Veneto: liberate risorse per pagamenti dell'amministrazione
Un ammontare complessivo di 273 milioni di euro, nel rispetto dei limiti di spesa imposti dal Patto di stabilità regionale, da ripartire tra formazione, lavoro, infrastrutture, ambiente, sociale e urbanistica. Si tratta di una residua disponibilità di cassa dell’esercizio in corso, deliberata neli giorni scorsi dalla Giunta regionale del Veneto.
Questa disponibilità finanziaria, ha spiegato l’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti, consentirà alle strutture regionali "di far fronte alle più impellenti necessità di pagamenti accumulate nel corso di questi mesi ". L'assessore ha, tra l'altro, sottolineato come l’impossibilità della Regione di provvedere al saldo di quanto deve corrispondere ai creditori non derivi da problemi di liquidità, bensì dal rispetto dei "vincoli imposti dal Patto".
Le risorse “liberate” sono state così ripartite nei principali settori di intervento:
- istruzione, formazione, lavoro, programmi comunitari e sistemi informativi: 77,2 milioni di euro;
- settore delle infrastrutture, dalla mobilità alla logistica, dalla viabilità ai trasporti: 52,1 milioni di euro;
- ambiente, lavori pubblici, difesa del suolo, protezione civile ed edilizia abitativa: 51,4 milioni di euro;
- settori primario e secondario (agricoltura, industria, artigianato e commercio), foreste e parchi: 42,9 milioni di euro;
- servizi sociali ed edilizia ospedaliera: 30 milioni di euro;
- turismo, sviluppo montano e promozione economica: 11,8 milioni di euro;
- sicurezza urbana, demanio regionale, cooperazione transfrontaliera: 6,9 milioni di euro.
Altri 600 mila euro sono stati attribuiti ai rimanenti settori.
"Se nel corso dell’esercizio si renderanno disponibili ulteriori margini di spesa – ha concluso Ciambetti – provvederemo a un altro riparto, tenendo conto, come abbiamo sempre fatto, delle priorità individuate dalla Giunta, vale a dire i settori che riguardano i servizi essenziali da garantire ai cittadini".