UE: verso un sistema comunitario dell'IVA
Presentata al Parlamento europeo una risoluzione volta a migliorare e a semplificare il sistema dell'IVA adottato nell'UE. Il modello vigente, hanno ricordato gli eurodeputati, si basa su procedure e norme dispendiose sia in termini economici che temporali, alterando la libera concorrenza tra gli operatori economici nel mercato unico e ostacolando la lotta alla frode.
In accordo con la Commissione europea, il Parlamento ha proposto l'introduzione di un sistema globale dell'IVA, che possa ridurre i costi operativi per gli utenti e gli oneri amministrativi a carico delle autorità. A tal fine è necessario che gli Stati membri adottino un meccanismo dell'IVA "a base ampia", che gravi il meno possibile sulle imprese, nel rispetto del "principio di neutralità".
A fronte delle distorsioni di mercato verificatesi nel settore dei trasporti, dove alcuni mezzi (autobus e treni) sono soggetti a IVA mentre altri ne sono esenti, gli eurodeputati hanno chiesto ai governi nazionali di armonizzare le aliquote ordinarie o ridotte per tutti i trasporti transfrontalieri intra-UE, introducendo regole comuni riguardo alla detraibilità dell'imposta sul valore aggiunto.
Il Parlamento ha anche riscontrato che rispetto alle operazioni transfrontaliere intracomunitarie l'attuale sistema dell'IVA non risponde più all'impegno di applicare il principio del Paese d'origine, a causa di una mancata cooperazione tra gli Stati membri. E' necessario quindi che i singoli governi nazionali trovino un accordo comune con l'aiuto della Commissione, invitata a redigere una proposta per semplificare l'imposizione transfrontaliera entro la fine di dicembre 2012.
Tra le altre iniziative presentate figura l'introduzione di un meccanismo di esenzione dall'imposta sul valore aggiunto per le attività e le operazioni svolte dalle organizzazioni senza scopo di lucro, che "svolgono un ruolo essenziale a favore della democrazia, della crescita e della prosperità in Europa". Inoltre, al fine di supportare le politiche sostenibili dell'UE, il Parlamento ha proposto la definizione di una strategia verde in materia di IVA, incentrata sulla riduzione delle aliquote per i prodotti e i servizi efficienti sotto il profilo energetico e rispettosi dell'ambiente.
Infine, per ridurre gli oneri amministrativi è necessaria una collaborazione congiunta tra Stati membri e Commissione; i primi dovranno rendere più efficiente il proprio lavoro adottando soluzioni di e-government, mentre la Commissione dovrà migliorare l'interoperabilità delle firme elettroniche, introducendo un modello europeo di fattura elettronica che agevoli le operazioni transfrontaliere.
"Alcuni imprenditori, con i quali ho parlato - ha dichiarato relatore del provvedimento David Casa - mi hanno spiegato che preferiscono fare affari con Paesi non UE perché hanno un regime IVA più semplice. Questo non deve più succedere. Dobbiamo semplificare e migliorare le infrastrutture e allo stesso tempo dare priorità anche alla lotta alle frodi fiscali che incidono ogni anno per diversi miliardi".
Il futuro dell’IVA (P7_TA-PROV(2011)0436)