Bei: 9 miliardi di euro all'Italia nel 2011. Previsto calo nel 2012
I programmi di prestito agevolato e i finanziamenti della Banca europea per gli investimenti danno i loro frutti. Secondo i dati appena pubblicati, la Bei nel corso del 2011 ha fatto piovere sull’Italia circa 9 miliardi di euro. Seguendo principalmente due strade: le piccole e medie imprese e le infrastrutture. Mentre, per il futuro prossimo, si annuncia una politica di razionalizzazione delle risorse da erogare sul mercato.
Nel 2011, in dettaglio, la Bei ha finanziato 19.802 piccole e medie imprese (sulle 120mila di tutta Europa). Ma i fondi sono serviti anche a dare ossigeno ad altri settori: se alle Pmi è andato il 34% dei prestiti erogati nel 2011, l’energia si è aggiudicata il 26% e le infrastrutture il 17%. E proprio le opere pubbliche sono uno dei campi di maggiore interesse per l'istituto, impegnato anche nell’utilizzo di strutture finanziarie innovative come i project bond - che l'Italia ha inserito nel decreto liberalizzazioni, divenuto legge con la firma del presidente Napolitano e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 24 marzo 2012.
Ed è sul fronte delle infrastrutture che si potrebbe giocare la partita della Bei in Italia nel prossimo futuro. “Brebemi, Tangenziale esterna di Milano e Pedemontana – ha ricordato il vicepresidente della Banca europea, l’italiano Dario Scannapieco – sono tutti dossier che stiamo studiando e abbiamo contatti con la Cassa depositi e prestiti che sta lavorando con noi”. Il rapporto con Cdp, poi, “è ideale” e passa attraverso la collaborazione con il Fondo italiano di investimento, con cui la Bei, tramite il controllato Fondo europeo degli investimenti (Fei), ha siglato a ottobre un accordo strategico a favore delle Pmi.
Una sola brutta notizia per il futuro. La Bei proseguirà nel trend già avviato di graduale riduzione dei finanziamenti, soprattutto per mantenere la sua forza sui mercati rappresentata dal rating tripla A. “Dobbiamo fare di più con meno – fanno sapere dalla Banca -, magari con nuove forme di garanzia”.
I nuovi prestiti dovrebbero, secondo le prime stime, aggirarsi nel prossimo anno intorno ai 2,5 miliardi di euro complessivi.