Scandalo LIBOR: da Londra una riforma contro le manipolazioni di mercato
Il LIBOR - London InterBank Offered Rate, cioè il tasso di riferimento per i prestiti tra banche – sarà riformato in dieci mosse. E’ quanto annunciato dall’Autorità di supervisione finanziaria britannica (Fsa) alla City di Londra. Obiettivo della riforma è ridare ai tassi la credibilità perduta a seguito dello scandalo della manipolazione del LIBOR. L’intervento della Fsa si aggiunge alla consultazione pubblica lanciata lo scorso settembre dalla Commissione Ue per l’individuazione di nuove norme per la produzione e l'utilizzo di indici finanziari e benchmark.
Il decalogo – accompagnato da un secondo documento di 93 pagine – intende porre fine a:
- le manipolazioni dei singoli trader in cerca di bonus milionari,
- le discrezionalità delle banche nel fixing del tasso.
A tal fine le attività di gestione e controllo del Libor saranno affidate a regolatori istituzionali – la stessa Fsa – mentre le sanzioni per i ‘manipolatori’ del fixing saranno innalzate, fino all'arresto dei colpevoli. In merito alla discrezionalità degli istituti di credito, il decalogo prevede la comunicazione - da parte delle banche che partecipano al fixing - degli effettivi tassi applicati, non delle rispettive stime sull'andamento dei tassi.
Per attuare questo intervento – ha dichiarato il direttore di Fsa Martin Wheatley – sarà ritardata di "tre mesi la pubblicazione dei rate che le singole banche denunciano".
La riforma prevede anche la riduzione del numero dei tassi fissati quotidianamente (da 150 a 20) e regolari verifiche esterne sulle banche che contribuiscono al panel, per evitare la comunicazione di informazioni falsate destinate ad avvantaggiare gli istituti negli scambi.
Nel frattempo la Bank of England sta facendo pressione affinché il decalogo venga applicato al più presto. La prima mossa spetterà alla British banking association (Bba), che dovrà individuare i suoi possibili successori. Il candidato migliore sarà scelto da un’apposita commissione, presieduta dal capo del Financial reporting council Sarah Hogg.
Alla nomina seguiranno misure di riforma urgente, tra cui la riduzione dei tassi e la cancellazione di valute poco liquide (come quelle scandinave, il dollaro canadese, neozelandese, australiano). Infine, entreranno in vigore i restanti interventi proposti nel decalogo.