Brevetto unico: il Pe dice si’, ma senza Italia e Spagna
Dopo più di 30 anni di discussioni, il brevetto unico europeo diventa una realtà. Ad annunciarlo il Parlamento europeo che – nella riunione dell’11 dicembre 2012 – ha votato a favore del pacchetto legislativo sul sistema unico di brevettazione. La decisione dà il via alla cooperazione rafforzata tra 25 Stati membri, favorevoli ad un sistema di brevettazione fondato sul trilinguismo (inglese, francese e tedesco). Gli unici paesi contrati sono Italia e Spagna che - nonostante i ricorsi presentati – restano tagliati fuori.
Il pacchetto legislativo comprende un regolamento per l’introduzione del brevetto unitario, un regolamento sulle regole di traduzione e un accordo inter-governativo per un tribunale unico che regoli le eventuali controversie in materia.
Dal 2014 sarà possibile registrare le invenzioni con un solo atto in tutto il territorio europeo, in tre lingue (inglese, francese e tedesco). L’obiettivo è rafforzare la competitività delle imprese europee, affinché possano sostenere la concorrenza internazionale.
“Le cifre parlano da sole – ha ricordato il commissario per i servizi finanziari e il mercato interno, Michel Barnier - gli Stati Uniti, nel 2011 sono stati depositati 224 mila brevetti, in Cina 172 mila mentre da noi in Europa soltanto 62 mila. Una delle ragioni è il costo proibitivo e la complessità dell’ottenimento a livello di mercato unico. Con le nuove norme, le procedure si semplificheranno e i costi si ridurranno drasticamente, ed è anche un contributo di Parlamento e Consiglio all’agenda per la crescita”.
“Spero – ha proseguito Barnier - che la Spagna e l’Italia aderiranno a questo nuovo sistema al più presto, perché valga per tutti gli Stati Ue”. Al momento i due paesi restano tagliati fuori, in attesa della sentenza finale della Corte di Giustizia sui ricorsi presentati contro la decisione del Consiglio dell'Ue del 10 marzo 2011 (2011/167/Ue) che autorizzava la cooperazione rafforzata.
"Non capisco che interesse abbia l'Italia a proseguire in questa battaglia", commenta l'eurodeputato Pdl Raffaele Baldassarre. "Con il brevetto unico i costi si riducono enormemente, da 30-40 mila a 5.000 euro", ha proseguito Baldassare invitando il governo a riconsiderare le proprie posizioni.
Al coro si sono uniti anche gli eurodeputati del Pd, Sergio Cofferati e Luigi Berlinguer, ricordando che “la creazione di una tutela brevettuale uniforme all'interno dell'Ue ha un'importanza cruciale per il rilancio dell'economia europea, per la crescita, l'innovazione e per il completamento del mercato interno”.
Della stessa opinione anche l'avvocato generale Yves Bot, che in occasione della votazione al Pe ha presentato le proprie conclusioni sui ricorsi di Italia e Spagna, invitando la Corte a respingerli.