Abruzzo: Cdp estende a 15 anni la provvista del plafond Pmi
Un aiuto alle piccole e medie imprese dell'Abruzzo colpite dal terremoto del 2009: il consiglio d'amministrazione della Cassa depositi e prestiti ha esteso a 15 anni - come già previsto per le imprese emiliane colpite dal sisma del maggio 2012 - la provvista alle banche a valere sul nuovo plafond Pmi. Viene aggiornata così la convenzione fra Abi e Cdp, sottoscritta a marzo dello scorso anno, che portava a 10 miliardi di euro - dagli 8 miliardi iniziali – il plafond da destinare alle banche per facilitare l'accesso al credito delle pmi.
Nel 2009, il primo accordo fra Cassa depostiti e prestiti e Associazione della banche italiane metteva a disposizione un fondo da 8 miliardi per il finanziamento delle pmi.
L'intesa del 2012 ha innalzato le risorse disponibili, portandole a 10 miliardi: di questi, 2 miliardi di euro per sbloccare i crediti che le imprese vantano verso la pubblica amministrazione (Plafond Crediti vs PA), e i restanti 8 miliardi di euro per finanziare nuovi investimenti o esigenze di incremento del capitale circolante delle pmi (Plafond Investimenti).
Ora il cda della Cassa depositi e prestiti torna a mettere mano al plafond destinato alle pmi, a favore delle imprese abruzzesi colpite dal disastroso sisma del 2009, attraverso la sottoscrizione di un addendum alla vigente Convenzione Cdp-Abi del 2012.
La novità maggiore riguarda l’estensione della durata a 15 anni della provvista alle banche a valere sul plafond in questione. Una misura - già attuata per le imprese emiliane - per favorire anche in Abruzzo il sostegno degli investimenti di lungo periodo. Inoltre, il plafond prevede tassi di interesse calmierati offerti da Cdp e tassi ulteriormente ridotti per la linea di provvista cosiddetta a 'Ponderazione Zero', utilizzata dalle banche in presenza di intervento del Fondo Centrale di Garanzia, Ismea o Sace.