Decreto del Fare: nella bozza modifiche su Tobin Tax, bollette elettriche e debiti Pa
Rinvio della Tobin Tax, slittamento della norma sull'alienazione delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni, modifiche al taglio delle bollette elettriche, riduzione e limitazione dell'indennizzo per i ritardi nei pagamenti della Pa. Sono alcuni dei punti in discussione in relazione all'ultima bozza del decreto del fare, approvato sabato dal Consiglio dei ministri.
Nello specifico, i ritocchi riguarderebbero temi quali:
- Tobin Tax: La tassa sulle transazioni finanziarie dovrebbe entrare in vigore il 1° settembre, anziché il 1° luglio; il primo versamento slitterebbe invece dal 16 luglio al 16 ottobre,
- Alienazione controllate: La norma contenuta nella spending review di Mario Monti che obbliga le pubbliche amministrazioni a disfarsi delle società controllate vedrà slittare la sua entrata in vigore,
- Bollette elettriche: L’articolo sul taglio da 550 milioni di euro dovrebbe essere rettificato allo scopo di recuperare, attraverso una rimodulazione delle agevolazioni per le energie rinnovabili, un risparmio di ulteriori 150 milioni di euro.
Ritardi della Pa
La norma sul rimborso dei debiti della Pubblica amministrazione, prevista nell'ambito del decreto del fare, potrebbe essere fatta rientrare nel ddl semplificazioni, che arriva oggi in Consiglio dei ministri in una forma alleggerita rispetto a quella iniziale: si dovrebbe trattare, infatti, di un documento di 39 articoli, anzichè 80, con delega al governo su istruzione, beni culturali, ambiente e riassetto normativo.
L'indennizzo destinato ai creditori della Pubblica amministrazione sarebbe di 30 euro, e non più di 50 euro, per ogni giorno di ritardo, fino a un tetto massimo di 2mila euro. Inoltre, la norma individuerebbe solo le imprese tra i beneficiari, escludendo i cittadini.