Lavoro nero: Bruxelles cerca idee per combatterlo
La Commissione europea ha avviato una consultazione con i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro per studiare nuovi metodi per contrastare il lavoro nero. Secondo Jonanthan Todd, portavoce del Commissario europeo al lavoro Lazslo Andor, il lavoro nero si colloca attorno al 5% nell'Ue e l’influenza della crisi non sta facendo che peggiorare la situazione.
La consultazione pubblica
Aperta fino al 20 settembre 2013, la consultazione vuole capire come migliorare gli ispettorati del lavoro e rendere più efficienti le autorità che si occupano di sicurezza sociale e tassazione. Il risultato della consultazione dovrebbe contribuire all’implementazione del ‘pacchetto occupazione’ lanciato nell'aprile 2012 dal commissario Andor.
Il pacchetto riconosce infatti la necessità di mettere in pratica delle misure contro l’economia sommersa, ad esempio migliorando la cooperazione tra paesi e creando una piattaforma europea contro il lavoro nero. Tra le altre misure, il pacchetto occupazione invita gli stati ad aumentare le opportunità lavorative nei campi della green economy, della salute e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Il lavoro sommerso
Secondo la Commissione Ue, il lavoro nero é un fenomeno complesso che deriva dalla combinazione di diversi fattori, quali le tasse sul lavoro troppo elevate, la poca fiducia nel governo, la carenza di meccanismi di controllo, nonché la mancanza di sufficienti posti di lavoro regolari e la presenza di elevati livelli di esclusione sociale e povertà.
"Il lavoro nero è una piaga, che espone i lavoratori a maggiori rischi di povertà e di trovarsi in condizione di lavoro pericolose", ha dichiarato Andor. "Mina la sicurezza sul lavoro e l'accesso a salute e pensioni. Deprime le entrate tributarie dei paesi e governi. Imprese e sindacati devono lavorare assieme per prevenire e contrastare il sommerso".
Links
Documento di consultazione sul lavoro nero
Pacchetto occupazione