Aiuti di Stato: terza consultazione pubblica sulla revisione del regime de minimis
La Commissione europea apre la terza consultazione pubblica sulla revisione del regolamento sugli aiuti di importanza minore, il cosiddetto regime "de minimis", alla luce dei risultati della prima consultazione, terminata a ottobre, e della seconda, conclusasi a maggio. In base alla bozza, le misure al di sotto di un certo limite non costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle norme comunitarie, perché non hanno impatto sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato interno, e quindi non devono essere notificate alla Commissione prima della loro attuazione.
La revisione delle norme sul regime de minimis, adottate nel 2006 e in scadenza alla fine del 2013, rientra nell'iniziativa Modernizzazione degli aiuti di Stato (SAM), lanciata dalla Commissione europea nel maggio 2012, per fare in modo che i contributi pubbici si concentrino su obiettivi di interesse comune e sopperiscano ai fallimenti del mercato.
L'obiettivo del nuovo regolamento è quello di semplificare le regole esistenti, per dare certezza del diritto alle autorità pubbliche e ai beneficiari degli incentivi, evitando che questo determini distorsioni della concorrenza nel mercato interno. La bozza mantiene l'attuale massimale di 200mila euro in tre anni, ma propone l'introduzione - con un periodo di transizione - di un registro obbligatorio delle misure di piccolo importo, per garantire che il tetto massimo sia rispettato e per la raccolta di dati sull'utilizzo degli aiuti.
Le parti interessate possono inviare i loro commenti fino al 9 settembre 2013. Alla luce delle osservazioni che arriveranno, la Commissione adotterà un nuovo regolamento entro la fine dell'anno.
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Terza consultazione pubblica sul regime de minimis
Modernizzazione degli aiuti di Stato (SAM)