Brevetto europeo: le proposte della Commissione Ue per completare il quadro giuridico

Brevetto europeo - © European Union 2011 PE-EP La Commissione europea propone di aggiornare il cosiddetto regolamento Bruxelles I sulla competenza, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale in vista della ratifica dell'accordo sul brevetto europeo raggiunto nel dicembre 2012 tra il Parlamento Ue e il Consiglio e dell'entrata in vigore del tribunale unificato dei brevetti.

Nell'aprile 2011 la Commissione ha presentato una serie di proposte dirette a creare un brevetto europeo valido in tutto gli Stati membri ad eccezione di Italia e Spagna, contrarie all'ipotesi di risolvere con il trilinguismo la questione del regime linguistico dei brevetti nel nuovo sistema: secondo Roma e Madrid, infatti, la possibilità di tradurre le domande solo in inglese, francese o tedesco finirà per tradursi in un vantaggio per i parlanti nativi delle tre lingue ufficiali dell'Unione a discapito degli altri.

Attraverso il brevetto unico sarà possibile ottenere la protezione delle invenzioni in 25 Stati membri presentando un'unica domanda, anziché tante domande quanti sono i Paesi da cui si vuole il riconoscimento, riducendo significativamente i costi per le imprese e i tempi di approvazione delle istanze. Basti pensare che il costo per la protezione di un brevetto nell'Ue potrebbe passare da una media attuale di 36mila euro a circa 2.500 euro e scendere negli anni successivi fino a 680 euro.

Una volta che i Paesi aderenti avranno ratificato l'accordo, entrarà in vigore un tribunale unificato dei brevetti che potrà pronunciarsi sulle controversie in materia di validità e contraffazione di brevetti europei e unitari per tutti gli Stati contraenti, mettendo fine al proliferare di procedimenti paralleli.

Prima, però, è necessario modificare il regolamento Bruxelles I che determina la competenza dei giudici in materia civile e commerciale e prevede che le decisioni emesse in uno Stato dell’Unione europea siano riconosciute negli altri Paesi membri senza ricorrere ad alcun procedimento: le proposte della Commissione vanno proprio in questa direzione e mirano a chiarire come il regolamento si applichi nel quadro del tribunale unificato, in particolare relativamente alle relazioni tra gli Stati che partecipano al sistema del brevetto unitario e quelli che non vi fanno parte.

Il testo dovrà ora essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Links

La riforma del brevetto

Regolamento Bruxelles I

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