Italia-Vietnam, si rafforza cooperazione su trasporti e tecnologia
Roma e Hanoi incentivano la cooperazione su progetti infrastrutturali e le opportunità di partnership per lo sviluppo tecnologico.
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In occasione della visita istituzionale in Italia del presidente della Repubblica Socialista del Vietnam Tran Dai Quang, i due Paesi hanno siglato un Memorandum di intesa per azioni congiunte nel settore delle infrastrutture e dei trasporti e il VI Protocollo esecutivo di cooperazione scientifica e tecnologica bilaterale.
Memorandum su trasporti e infrastrutture
Il Memorandum siglato dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini e dal suo omologo vietnamita Nguyen Ngoc Dong definisce una strategia di pianificazione dei progetti da realizzare congiuntamente nei "vari settori dei trasporti e delle realizzazioni infrastrutturali".
L'intesa, che fa seguito alla visita in Vietnam del numero uno del MIT Graziano Delrio dello scorso settembre, pone le basi per promuovere azioni comuni che spazino dallo svolgimento di ricerche e studi alla messa a punto di progetti, dalla gestione di programmi logistici alle attività di formazione, passando per lo scambio di esperienze, risorse umane e tecnologie avanzate e la creazione di partenariati pubblico-privato (PPP).
Il memorandum prevede anche l’istituzione di un Comitato congiunto su infrastrutture e trasporti, che consenta di effettuare consultazioni bilaterali con regolarità al fine di "individuare indirizzi prioritari di sviluppo" e attuare progetti concreti.
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Protocollo su cooperazione scientifica e tecnologica
Sempre contestualmente alla visita di Tran Dai Quang a Roma, Italia e Vietnam hanno firmato presso la sede del Ministero degli Esteri anche il VI Protocollo Esecutivo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica bilaterale.
Il protocollo, che rientra nell’ambito di un programma di incontri promossi dalle istituzioni italiane "per approfondire le opportunità di partnership economica, scientifica e industriale" tra i due Paesi, consentirà di finanziare, per il periodo 2017-2019, progetti scientifici congiunti, con focus sui comparti dell’agrifood, delle biotecnologie e dell'ICT.
La firma del protocollo è avvenuta durante la riunione della Commissione mista, prevista dall’Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica Italia-Vietnam, siglato ad Hanoi il 5 gennaio 1992 ed entrato in vigore il 10 maggio 1998.
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Benefici da Accordo di libero scambio Ue-Vietnam
La cooperazione Italia-Vietnam beneficia del momento particolarmente positivo nei rapporti tra l'Europa e i Paesi del Sud-est asiatico. E' di dicembre 2015, infatti, la notizia della conclusione dei negoziati per la definizione dell'Accordo di libero scambio (Free Trade Agreement, FTA) tra Unione europea e Vietnam, che prevede lo sblocco di un mercato, quello vietnamita, con un potenziale enorme per le imprese europee.
L'intesa contribuisce, inoltre, alla transizione di Hanoi verso un'economia più competitiva, intelligente e verde e all'innescarsi di una nuova ondata di investimenti di alta qualità in entrambe le direzioni.
Basato sul precedente Accordo di Partenariato e Cooperazione Ue-Vietnam, l'intesa raggiunta a dicembre rafforzerà ulteriormente le relazioni tra le due economie, anche grazie alla scelta di Hanoi di accettare il nuovo approccio di Bruxelles in materia di protezione degli investimenti, in particolare del sistema permanente di risoluzione delle controversie con meccanismo di appello.
Per la Commissione europea l'intesa con il Vietnam rappresenta, infine, un "decisivo passo in avanti verso un futuro accordo di libero scambio a livello regionale tra l'Ue e l'ASEAN", l'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico - fondata nel 1967 per promuovere la cooperazione e l'assistenza reciproca fra i diversi Stati dell'area, accelerare il progresso economico e aumentare la stabilità - che oggi conta 10 Paesi membri: oltre al Vietnam, anche Birmania, Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malesia, Singapore e Thailandia.
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