Mercato unico - proposte Ue per servizi e professioni
Bruxelles ha adottato un pacchetto di misure per offrire a cittadini e professionisti europei servizi migliori
> Skills Agenda for Europe - coalizione per competenze e occupazioni digitali
> Your first EURES job – bando Ue per lavoro giovani
Per dare impulso al settore dei servizi, la Commissione Ue ha presentato, nell'ambito della strategia per il mercato unico, un pacchetto di misure per migliorare una serie di servizi rivolti ai cittadini e ai professionisti dell'Unione.
Il pacchetto prevede quattro misure:
- e-card europea dei servizi,
- valutazione della proporzionalità delle norme nazionali sui servizi professionali,
- orientamenti per le riforme nazionali in materia di regolamentazione delle professioni,
- migliore notifica dei progetti di norme nazionali sui servizi.
E-card europea dei servizi
La Commissione Ue intende introdurre una procedura elettronica per consentire ai prestatori di servizi alle imprese (imprese di ingegneria, consulenti informatici, organizzatori di fiere, ecc) e di servizi di costruzione di espletare le formalità amministrative necessarie per fornire servizi all'estero.
I prestatori di servizi potranno rivolgersi, nella propria lingua, a un interlocutore unico nel proprio Paese, il quale dopo aver verificato i dati necessari li trasmetterà allo Stato membro ospitante. L'e-card non pregiudica gli attuali obblighi dei datori di lavoro, né i diritti dei lavoratori.
Norme nazionali sui servizi professionali
Il 22% della forza lavoro in Europa esercita professioni il cui accesso è riservato ai possessori di qualifiche specifiche o di un titolo professionale specifico. In molti casi, tuttavia, l'adozione di regole obsolete ed eccessivamente gravose può complicare inutilmente l'accesso a tali professioni per i candidati qualificati.
Al fine di garantire un approccio coerente e uniforme, la Commissione Ue propone di razionalizzare e di chiarire il modo in cui gli Stati membri sono tenuti a sottoporre a un esame di proporzionalità le norme nazionali sui servizi professionali prima di adottarle o di modificarle.
Regolamentazione delle professioni
Dall'esercizio di valutazione reciproca condotto dagli Stati membri tra il 2014 e il 2016 è emerso che quei Paesi che hanno aperto i rispettivi mercati dei servizi (come l'Italia, la Polonia, il Portogallo e la Spagna) beneficiano ora di una scelta più ampia a prezzi migliori.
Il Collegio dei commissari ha definito una serie di orientamenti sulle esigenze nazionali di riforma della regolamentazione dei servizi professionali con elevate potenzialità di crescita e di occupazione, quali quelli forniti da architetti, ingegneri, avvocati, contabili, esperti in brevetti, agenti immobiliari e guide turistiche. Gli Stati membri sono invitati a valutare se le prescrizioni per l'esercizio della professione rispondono agli obiettivi nazionali di politica pubblica perseguiti.
Notifica dei progetti di norme nazionali sui servizi
In base al diritto dell'Ue, gli Stati membri sono già tenuti a notificare alla Commissione Ue i progetti di norme nazionali sui servizi, consentendo così al Collegio dei commissari e agli Stati membri di esprimersi fin dalle prime fasi del processo in merito a eventuali incongruenze con la legislazione europea. La Commissione Ue propone di perfezionare questo meccanismo per rendere il processo più rapido, efficace e trasparente.
> Skills Agenda for Europe – il decalogo Ue per le competenze