Mercato unico digitale - consultazione su economia europea dei dati
Fino al 26 aprile i soggetti interessati possono inviare alla Commissione Ue suggerimenti per migliorare la circolazione transfrontaliera dei dati
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La Commissione Ue ha lanciato, nell'ambito della strategia per il mercato unico digitale, una consultazione pubblica per la definizione di un'economia europea dei dati.
L'iniziativa rientra tra gli interventi proposti dal Collegio dei commissari al fine di rimuovere gli ostacoli che limitano la libera circolazione transfrontaliera dei dati e le diverse incertezze giuridiche in materia.
Nella comunicazione "Costruire l'economia europea dei dati" l'Esecutivo Ue sottolinea come i dati possono essere utilizzati per migliorare quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana, dall'analisi aziendale alle previsioni del tempo. In Europa il valore dell'economia dei dati è stato stimato in 272 miliardi di euro nel 2015 (crescita annuale del 5,6%) e potrebbe dare lavoro a 7,4 milioni di persone entro il 2020.
Per sfruttare a pieno le potenzialità dei dati nell'economia europea, la Commissione Ue intende:
- avviare dialoghi strutturati con gli Stati membri e le parti interessate per discutere sulla proporzionalità delle restrizioni alla localizzazione dei dati, puntando anche a raccogliere ulteriori elementi concreti sulla natura di queste restrizioni e sul loro impatto sulle imprese, in particolare le PMI e le start-up, e le organizzazioni del settore pubblico;
- adottare, se necessario, iniziative per ovviare alle restrizioni ingiustificate o sproporzionate in materia di localizzazione dei dati.
La consultazione pubblica aiuterà a definire l'agenda Ue sull'economia dei dati; i risultati, infatti, saranno presi in considerazione per definire, nei prossimi mesi, una possibile iniziativa della Commissione Ue in materia.
Alla consultazione, aperta fino al 26 aprile 2017, possono partecipare produttori e utilizzatori di dispositivi connessi, gestori e utilizzatori di piattaforme online, intermediari di dati, autorità pubbliche, organizzazioni non governative, organizzazioni di ricerca e consumatori.
I contributi possono essere inviati rispondendo ad un questionario online, incentrato su una serie di tematiche: restrizioni a livello nazionale e locale sulla localizzazione dei dati, portabilità e interoperabilità dei dati, sfide nei campi Internet of Things e robotica.