UE e Canada - dal CETA non solo benefici commerciali
In un momento di scarsità di fondi pubblici, l'apertura dei mercati degli appalti è un'opportunità da non perdere per le imprese UE
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La commissaria UE per il commercio Cecilia Malmstroem è in Canada per una visita di due giorni con focus sui preparativi per l'imminente entrata in vigore del Comprehensive Economic and Trade Agreement - il CETA, ovvero l'accordo UE-Canada volto a migliorare lo scambio reciproco di beni e servizi e gli investimenti - e sull'agenda europea per il commercio libero ed equo.
Il viaggio è iniziato con una tappa a Toronto, dove la commissaria ha incontrato alcune aziende UE con sede in Canada che si stanno preparando per l'entrata in vigore dell'intesa e ha partecipato alla conferenza sul tema "La politica commerciale UE in un mondo più protezionista" presso la Munk School of Global Affairs.
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CETA: non solo commercio, ma anche appalti, investimenti e professionisti
Il CETA, ha ricordato la Malmstroem in apertura del suo discorso alla Munk School, è l'accordo più ambizioso e progressista che l'UE abbia mai raggiunto.
L'intesa, infatti:
- taglierà il 99% delle tariffe, in molti casi dal primo giorno,
- amplierà l'accesso delle imprese europee e canadesi ai reciproci mercati dei servizi,
- consentirà alle aziende delle due parti di presentare offerte per appalti pubblici nei reciproci mercati,
- aiuterà gli investitori che desiderano espandersi e creerà posti di lavoro,
- aprirà nuove opportunità per i canadesi che vogliono lavorare in Europa, e viceversa
- permetterà ai professionisti di veder riconosciute le proprie qualifiche al di là dell'Atlantico.
In un momento di risorse pubbliche stiracchiate, ha puntualizzato la commissaria UE sulla questione del procurement, un'apertura dei mercati degli appalti come quella prevista dal CETA rappresenta per le imprese europee "un'opportunità per fare di più con meno".
La maggior parte dei vantaggi promessi dall'accordo UE-Canada sarà garantita già con l'applicazione in via provvisoria, "dopo che entrambe le parti avranno comunicato di aver completato tutte le procedure necessarie". Il che, ha spiegato Malmstroem, accadrà in primavera. Per la piena applicazione, che porterà "ulteriori vantaggi, come la protezione degli investimenti", ci sarà bisogno della ratifica da parte di ogni singolo Paese UE a livello nazionale.
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Stratergia commerciale UE: risposte a preoccupazioni cittadini
Attualmente in Europa il dibattito, ha spiegato Cecilia Malmstroem, si concentra sulla preoccupazione delle persone per ciò che commercio significa in termini di standard, valori e servizi pubblici. A tale preoccupazione Bruxelles risponde che "non vi è abbassamento degli standard, nè privatizzazione obbligatoria". Se è vero che l'UE compie con i suoi partner commerciali un processo di armonizzazione, ha aggiunto la commissaria, "si tratta di un'armonizzazione verso l'alto".
Inoltre, gli accordi commerciali UE hanno sempre "disposizioni decise in materia di sviluppo sostenibile".
Bruxelles, ha detto Malmstroem in chiusura di discorso, intende portare la sua nuova strategia nell'ambito degli oltre 20 negoziati commerciali attualmente in corso. Intanto, ha concluso la commissaria, è bene rilevare che partner commerciali strategici come il Messico, il Giappone e l'ASEAN (Sud-est asiatico) stanno investendo nelle trattive con l'UE risorse ed energie molto maggiori di quelle impiegato in passato.
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