Digital Summit - Gentiloni, web tax anche senza accordo unanime Ue
Procedere con la web tax anche senza l'intesa tra tutti i Paesi Ue. E' quanto proposto dal premier Paolo Gentiloni al Digital Summit di Tallinn.
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Il 28 e il 29 settembre 2017 la città di Tallinn ha ospitato il Digital Summit che ha riunito per due giorni i capi di Stato e di governo dell'Unione per affrontare le tematiche legate alla trasformazione tecnologica e alla digitalizzazione dell'economia europea. Sul tavolo anche l'ipotesi di una web tax, per tassere i big dell'industria digitale, fortemente sostenute da Francia, Germania, Italia e Spagna.
Cena informale a Tallinn
Il Digital Summit si è aperto il 28 settembre con una cena informale che ha visto i leader europei confrontarsi sulle priorità politiche per il futuro dell'Unione. Il dibattito è stato positivo e costruttivo, ha commentato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, sottolineando che utilizzerà gli esiti della discussione per definire l'agenda 2017 e 2018 insieme agli Stati membri.
Nella preparazione dell'agenda politica, che sarà presentata tra due settimane, Tusk ha annunciato di volersi attenere a tre principi chiave:
- la necessità di trovare soluzioni reali a problemi reali,
- il bisogno di fare progressi passo dopo passo e tema per tema,
- la necessità di mantenere l'unità dei 27 Stati membri, anche alla luce di nuove idee.
Non tutti i partecipanti hanno trovato la cena produttiva, come ribadito dalla presidente lituana Dalia Grybauskaite. Nel corso della serata sono emerse "molte proposte senza sostanza che ognuno interpreta come vuole", ha dichiarato la presidente, che attende ora le proposte di Tusk.
Industria 4.0 e web tax
Nella seconda giornata del Digital Summit i lavori sono proseguiti con due sessioni dedicate all'impatto delle nuove tecnologie sull'economia e sulla società in Europa, con particolare attenzione a Industria 4.0 e alla web tax.
Con riferimento alla quarta rivoluzione industriale, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato l'importanza per l'Ue di "sostenere crescita, lavoro e pubbliche amministrazioni più efficienti", investendo maggiori risorse in ricerca, innovazione, infrastrutture di rete e formazione, "affinché i lavoratori possiedano le competenze idonee per tenere il passo con i cambiamenti in atto". Tajani ha anche ribadito la necessità di "dare delle risposte a numerose questioni legate al digitale, come la concorrenza sleale, la tassazione delle piattaforme online, la tutela dei consumatori, la privacy, il copyright e la sicurezza informatica“.
Nel corso della giornata è stato rilanciato anche il tema della web tax, con la proposta congiunta di Francia, Germania, Italia e Spagna di avviare un'iniziativa legislativa per la tassazione della web economy.
Intervenendo al Summit, il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, ha ricordato che se gli Stati membri non giungeranno ad un accordo unanime sulla web tax sarà possibile proseguire anche con la cooperazione rafforzata. Nel dettaglio si tratta di una procedura che consente ad almeno 9 Stati membri di stabilire un'integrazione o una cooperazione più stretta in una determinata area all'interno delle strutture dell'Ue senza il coinvolgimento degli altri Paesi.
"Non possiamo accettare l'idea che il diritto di stabilimento delle imprese, per quanto riguarda i giganti e le piattaforme del web sia concepito come nell'era delle imprese che avevano fabbriche e lavoratori", ha spiegato Gentiloni.
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