Qualifiche professionali - PE, servono regole trasparenti ed eque
Il Parlamento europeo chiede regole più trasparenti e non discriminatorie per garantire l’accesso alle professioni in tutta l’Unione. La relazione di Nicola Danti (PD) sul riconoscimento delle qualifiche professionali approvata in plenaria.
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Il Parlamento europeo ha approvato il progetto di relazione sull'attuazione della direttiva 2005/36/CE per il riconoscimento delle qualifiche professionali, a cura dell’eurodeputato Nicola Danti.
Nel documento si sottolinea l’importanza di adottare norme omogenee in tutta l’UE per il riconoscimento delle qualifiche professionali.
Direttiva sul riconoscimento qualifiche professionali
La direttiva 2005/36/CE stabilisce le regole con cui uno Stato membro riconosce le qualifiche acquisite in altri Paesi UE per esercitare una determinata professione.
La normativa si applica a tutti i cittadini di uno Stato membro che vogliano esercitare, come lavoratori subordinati o autonomi, compresi i liberi professionisti, una professione regolamentata in un Paese UE diverso da quello in cui hanno acquisito le loro qualifiche professionali.
Per facilitare la libera circolazione dei professionisti, la direttiva stabilisce regole per il riconoscimento automatico di una serie di professioni sulla base di: requisiti minimi di formazione armonizzati, un regime generale di riconoscimento delle qualifiche professionali, un regime di riconoscimento automatico dell'esperienza professionale e un regime di prestazione transfrontaliera dei servizi nel contesto delle professioni regolamentate.
La direttiva comprende anche una serie di disposizioni sulla conoscenza delle lingue e sui titoli di studio professionali, sulla cooperazione amministrativa, sui documenti richiesti, ecc.
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Professioni, servono regole più omogenee
Nella relazione l’Europarlamento sottolinea che le professioni regolamentate svolgono un ruolo fondamentale nell'economia dell'UE, rappresentando una parte significativa del tasso di occupazione, nonché un'importante quota del valore aggiunto nell'Unione.
Attualmente nell’UE si contano oltre 5.500 professioni regolamentate in diversi settori, dai servizi sociali ai trasporti.
Sebbene la direttiva 2005/36/CE abbia definito delle linee guida per facilitare il riconoscimento delle qualifiche professionali, molti Stati membri hanno incontrato difficoltà nel notificare - come previsto dalla normativa - le informazioni relative alle professioni regolamentate e ai requisiti di accesso a tali professioni.
E’ pertanto necessario migliorare la comparabilità delle qualifiche professionali al fine di aumentare l'omogeneità dei titoli in tutta l'UE e di creare condizioni di parità per i giovani europei che accedono alle professioni, promuovendo così la loro mobilità.
Ai fini della trasparenza, inoltre, secondo il PE tutti i requisiti nazionali per accedere alle professioni dovrebbero essere notificati e messi a disposizione del pubblico nella banca dati per le professioni regolamentate.
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