Commercio - proposte UE per nuovo accordo con il Cile
In questa prima fase di trattative i negoziatori si sono scambiati i testi con le proposte iniziali su tutti i capitoli del nuovo accordo e hanno inaugurato le discussioni su diverse questioni, quali: dogane, scambi di servizi, investimenti, concorrenza, norme d’origine e proprietà intellettuale.
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Contesto: cooperazione e interscambio UE-Cile
L'UE e il Cile hanno concluso il loro accordo di associazione nel 2002. L’intesa contiene, al suo interno, un trattato globale di libero scambio, entrato in vigore nel febbraio 2003, che copre tutti gli ambiti delle relazioni commerciali tra le due aree.
Attualmente, anche grazie all'accordo, l'UE è il secondo partner commerciale del Cile, con una quota - nel 2016 – del 14,9% del commercio totale del Paese sudamericano. In quasi tutte le categorie la bilancia commerciale UE-Cile è rimasta molto stabile nel periodo 2013-2016, con l'UE che ha registrato un leggero surplus commerciale di 1,2 miliardi di euro nel 2016.
L'UE è il secondo fornitore del Cile, dopo la Cina, e il suo terzo mercato di esportazione, dopo Cina e Stati Uniti. Nel 2016 le importazioni dell'UE dal Cile sono state dominate da alimenti e animali vivi (28%), materie prime ad eccezione di combustibili (27,2%) e manufatti (24,3%). Nello stesso, le esportazioni dell'UE verso il Cile sono risultate composte prevalentemente da macchinari e trasporti (53,6%), prodotti chimici (14,5%) e manufatti (11,7%).
Tra il 2013 e il 2015, gli scambi di servizi sono aumentati progressivamente da 4,7 miliardi a 5,8 miliardi di euro. L'UE è, infine, il maggior investitore straniero del Cile, con 42,4 miliardi di euro di IDE (investimenti diretti esteri) nel Paese.
A distanza di 16 anni dalla sigla dell'intesa, al fine di adeguarsi al mutato contesto globale e alle nuove sfide da esso poste, UE e Cile hanno deciso di avviare le procedure per aggiornare la parte commerciale dell'accordo di associazione bilaterale.
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Le proposte di Bruxelles
In linea con i propri impegni in materia di trasparenza, la Commissione ha pubblicato i testi di tutte le proposte iniziali che definiscono la posizione di Bruxelles su specifici settori nell'ambito dei negoziati per il nuovo accordo. Ovvero:
- Anti corruzione
- Concorrenza
- Dogane e facilitazione del commercio
- Commercio digitale
- Risoluzione delle controversie
- Allegato 1 su Risoluzione delle controversie: Codice di condotta
- Allegato 1 su Risoluzione delle controversie: Regole procedurali
- Energia e materie prime
- Proprietà intellettuale
- Appalti pubblici
- Norme di origine
- Investimenti e commercio di servizi
- Piccole e medie imprese
- Imprese di proprieta statale
- Ostacoli tecnici al commercio
- Scambio di merci
- Rimedi commerciali - Sezioni A e B
- Rimedi commerciali - Sezione C
La Commissione ha inoltre pubblicato il report del secondo ciclo di colloqui negoziali, che si è svolto a Santiago dal 15 al 19 gennaio 2018. Si è trattato, spiega la nota di Bruxelles, delle prime discussioni sostanziali sul commercio dopo il lancio dei nuovi negoziati a novembre 2018. I gruppi di negoziatori hanno affrontato un'ampia gamma di questioni quali la semplificazione delle procedure doganali, gli scambi di servizi, gli investimenti, la concorrenza, le norme di origine e la proprietà intellettuale.
Sebbene le trattative siano ancora nelle fasi iniziali, entrambe le parti, conclude Bruxelles, hanno mostrato un impegno positivo che ha permesso di compiere già buoni progressi nella maggior parte delle aree.
> Consulta i testi delle proposte UE per singolo argomento
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