Commercio: UE, il punto sui negoziati con Australia e Nuova Zelanda
La Commissione europea ha pubblicato i report sul primo ciclo di negoziati con l'Australia e la Nuova Zelanda in vista della sigla di due accordi commerciali. Bruxelles ha, inoltre, reso disponibili i documenti con le proposte testuali riguardanti diversi ambiti affrontati finora in sede di colloqui bilaterali.
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UE-Australia
I funzionari europei e australiani si sono incontrati a Bruxelles dal 2 al 6 luglio 2018 per il primo ciclo di negoziati commerciali. Le discussioni, fa sapere la Commissione, si sono svolte in un "clima molto positivo e costruttivo" con un impegno condiviso a negoziare un accordo ambizioso e globale. Si sono incontrati nei giorni di trattative 17 gruppi di lavoro, che hanno affrontato quasi tutti i capitoli del futuro accordo commerciale.
Per ogni ambito, i negoziatori hanno presentato i propri approcci, nella maggior parte dei casi già sulla base di proposte testuali. Su alcuni temi di discussione sarà necessario un follow-up, tramite videoconferenza o simili, prima del prossimo round.
I gruppi di lavoro hanno affrontato i temi connessi a:
- Scambio di merci,
- Regole di origine,
- Dogane e facilitazione del commercio,
- Antifrode alle dogane e assistenza amministrativa reciproca in materia doganale,
- Rimedi commerciali,
- Barriere tecniche al commercio,
- Misure sanitarie e fitosanitarie,
- Commercio di servizi e investimenti,
- Appalti pubblici,
- Diritti di proprietà intellettuale (incluse le indicazioni geografiche),
- Concorrenza,
- Piccole e medie imprese (PMI),
- Commercio e sviluppo sostenibile,
- Energia e materie prime,
- Trasparenza,
- Buone pratiche normative,
- Risoluzione delle controversie.
Il prossimo giro di negoziati è previsto per novembre in Australia.
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L'UE, va ricordato, è il secondo partner commerciale dell'Australia. Gli scambi di merci tra le due aree sono aumentati costantemente negli ultimi anni, raggiungendo quasi i 48 miliardi di euro nel 2017. A questi si aggiungono gli scambi di servizi, che valgono altri 27 miliardi di euro.
Secondo una valutazione d'impatto pubblicata dall'Esecutivo UE, con un accordo commerciale ambizioso lo scambio di beni e servizi tra i due partner potrebbe aumentare di circa un terzo.
> Consulta il report completo e le proposte testuali UE
UE-Nuova Zelanda
Il primo round di negoziati in vista di un accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Nuova Zelanda si è tenuto dal 16 al 20 luglio 2018, anche in questo caso a Bruxelles. Le discussioni hanno riguardato tutti i capitoli da includere nella futura intesa, tranne i rimedi commerciali e le disposizioni finali.
I negoziatori, fa sapere la Commissione, hanno mostrato un "elevato grado di convergenza di vedute" nella maggior parte dei settori oggetto di trattativa.
I gruppi di lavoro si sono in particolare concentrati su:
- Scambio di merci,
- Regole di origine,
- Dogane e facilitazione del commercio,
- Barriere tecniche al commercio,
- Misure sanitarie e fitosanitarie,
- Commercio di servizi,
- Commercio digitale,
- Investimenti e movimenti di capitali,
- Diritti di proprietà intellettuale,
- Appalti pubblici,
- Imprese statali,
- Sussidi,
- PMI,
- Commercio e sviluppo sostenibile,
- Energia e materie prime,
- Trasparenza e buone pratiche normative,
- Risoluzione delle controversie.
Il prossimo round si terrà in Nuova Zelanda in autunno.
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L'UE è il terzo partner commerciale della Nuova Zelanda. Il commercio di merci tra i due partner ha subito un costante incremento negli ultimi anni, fino a raggiungere quasi 8,7 miliardi di euro nel 2017.
Secondo le stime di Bruxelles, la firma di un'intesa commerciale potrebbe produrre un aumento del 47% per lo scambio di merci e del 14% per il commercio di servizi.
> Consulta il report completo e le proposte UE
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