Commercio - ecco come Bruxelles vuole rinnovare l'OMC
Adeguamento dell'impianto normativo al mutato contesto economico globale, rafforzamento del controllo dell'organizzazione, sblocco della paralisi del sistema di risoluzione delle controversie. Sono i tre punti chiave individuati dall'UE per la riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
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La Commissione europea ha presentato nelle scorse ore una prima serie di proposte in vista di un processo di modernizzazione dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e delle sue norme.
Il documento di riflessione, realizzato anche sulla base di una consultazione con gli Stati membri UE, individua la strada da seguire per un rinnovamento dell'organizzazione, nella convinzione che sia comunque necessario continuare a promuovere un commercio multilaterale aperto ed equo.
I punti cardine dell'approccio della Commissione sono tre:
- aggiornamento del corpus normativo sul commercio internazionale in linea con il mutato contesto economico globale;
- rafforzamento del ruolo di controllo dell'OMC, minacciato dalla mancanza di trasparenza di diversi Paesi;
- superamento della paralisi del sistema di risoluzione delle controversie dell'OMC, attualmente in una condizioni di impasse a causa del blocco delle nomine dei nuovi membri.
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L'UE presenterà ai partner il suo approccio alla riforma dell'OMC il 20 settembre, a Ginevra, nel corso di una riunione convocata dal Canada per affrontare l'argomento.
Bruxelles, si legge nella nota ufficiale della Commissione, si è comunque già messa al lavoro con altri membri OMC: con Stati Uniti e Giappone nel quadro delle discussioni trilaterali, con la Cina nel gruppo di lavoro ad hoc istituito all'ultimo vertice bilaterale, con gli altri partner nel corso dell'ultima riunione dei ministri del Commercio del G20.
Riunione del G20 che, va ricordato, si è tenuta proprio nei giorni scorsi a Mar del Plata, in Argentina. Presente per l'Italia il sottosegretario allo Sviluppo economico Michele Geraci, che nel corso dell'incontro ha avanzato la richiesta alla commissaria europea Cecilia Malmstroem di lavorare insieme ai governi UE per rafforzare il Fondo europeo per l’aggiustamento dalla globalizzazione, in termini di dotazione finanziaria – attualmente pari a 150 milioni di euro – e di sostegno alle PMI.
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Photo credit: EU2016 SK