Dumping: in arrivo dazi UE su e-bike made in China
La Commissione UE è pronta a imporre dazi definitivi per frenare le vendite sleali di biciclette elettriche cinesi. Secondo i produttori europei le e-bike made in China, infatti, usufruiscono di sovvenzioni sleali dal governo di Pechino, con pesanti ripercussioni sull’industria europea e sulla concorrenza.
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La Commissione europea ha fatto sapere che intende istituire dazi antidumping definitivi sulle biciclette elettriche cinesi in entrata sul mercato UE. Bruxelles, che sta portando avanti l’inchiesta a nome dei 28 Stati membri, ritiene che le misure dovranno essere applicate a tutte le e-bike provenienti dalla Cina, con tariffe tra il 18,8 e il 79,3%.
Si tratta di tassi leggermente inferiori a quelli previsti dai dazi provvisori fissati a luglio scorso, che erano invece compresi tra il 21,8% e l'83,6%. Secondo Reuters, Taiwan's Giant, tra i maggiori produttori di biciclette al mondo con stabilimenti in Cina e nei Paesi Bassi, sarà soggetto a un tasso del 24,8%.
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Quelli sulle e-bike sono solo gli ultimi di una lunga serie di dazi - tra antidumping e antisovvenzioni - emanati dalla Commissione UE per colpire le esportazioni cinesi. Le misure europee contro il commercio sleale di Pechino hanno, finora, toccato anche pannelli solari e moltissimi prodotti siderurgici.
Questo ultimo provvedimento conferma la preoccupazione di Bruxelles riguardo ai sussidi statali cinesi. La posizione della Commissione si tiene comunque a debita distanza da quella degli Stati Uniti, che hanno invece avviato contro Pechino una vera e propria guerra commerciale.
Gli USA, lo ricordiamo, hanno finora imposto dazi su beni cinesi per un valore di 250 miliardi di dollari, provocando la reazione della Cina, che ha a sua volta risposto con misure di ritorsione su beni americani per un valore di 110 miliardi di dollari.