Commercio - riforma OMC, libero scambio e USA tra le priorita' UE
In un discorso presso il Consiglio Atlantico, a Washington, la commissaria europea Cecilia Malmstroem ha tracciato lo scenario attuale del commercio globale e ha evidenziato le priorità UE su libero scambio, riforma dell’OMC e rapporti con gli Stati Uniti.
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Commercio UE: accordi raggiunti e in trattativa
L’UE, ha ricordato la commissaria Cecilia Malmstroem a Washington nel suo discorso all'Atlantic Council, ha recentemente concluso un ambizioso accordo commerciale con il Giappone, che dovrebbe essere operativo già dal prossimo mese di febbraio. Oltre all’eliminazione della maggior parte delle tariffe, l’intesa, ha sottolineato Malmstroem, garantisce l’apertura del mercato dei servizi e degli appalti giapponesi alle imprese dell'Unione e il sostegno alle PMI per il superamento dei principali ostacoli al commercio internazionale.
Oltre all'intesa col Giappone, Bruxelles ha concluso un accordo con il Messico, sul quale sono in via di ultimazione gli ultimi dettagli tecnici, e ne ha uno già in vigore da oltre un anno con il Canada, il CETA. L’UE ha poi stretto accordi con Singapore e Vietnam, ha aperto i negoziati con l'Australia e la Nuova Zelanda ed è in trattativa con Cile, Indonesia, Tunisia e i Paesi del Mercosur.
OMC: un sistema da salvaguardare, ma con riforme necessarie
Sul fronte multilaterale, l’UE, ha proseguito la commissaria europea, è impegnata in quello che considera il sistema più equo per un commercio globale aperto: l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Senza l'OMC, ha avvertito Malmstroem, non ci sono regole. E senza regole, il commercio internazionale sarebbe anarchico. I Paesi sarebbero vittime di prepotenze, le aziende di pratiche sleali; non ci sarebbe alcuna affidabilità o stabilità.
L’OMC è in crisi, ha riconosciuto la commissaria, e vi è quindi bisogno di riforme e modernizzazione. Le regole devono essere aggiornate per affrontare le realtà del 21° secolo, in particolare le pratiche commerciali sleali dalla Cina, come il trasferimento tecnologico forzato e i sussidi statali.
Gli Stati Uniti, ha proseguito Malmstroem, stanno cercando di affrontare questi problemi attraverso un'azione unilaterale, ma l’UE ritiene che solamente soluzioni multilaterali possano fornire una risposta sostenibile al problema.
In tale contesto, l'UE ha un nuovo piano per rinvigorire e rilanciare l'OMC, che intende condividere e portare avanti insieme agli USA. Queste le principali proposte del piano di riforma:
- superare l'attuale impasse riguardante l'Organo di appello (Appellate Body) del sistema di risoluzione delle controversie dell’OMC, lavorando perchè lo strumento mantenga le sue funzioni principali, la sua integrità e indipendenza,
- aggiornare il regolamento. Nel 2019, ha ricordato Malmstroem, l’organizzazione utilizza ancora regole del 1995. Poco è stato aggiornato, poco è cambiato, alcune regole sono addirittura le stesse del 1947,
- rafforzare i processi dell’organizzazione, migliorando la trasparenza e creando procedure per risolvere le tensioni commerciali in fase iniziale.
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Il quadro delle relazioni con gli Stati Uniti
La commissaria ha concluso il discorso con un riferimento ai rapporti tra Bruxelles e Washington. A luglio 2018, ha ricordato, il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e il presidente USA Donald Trump si sono incontrati al fine di avviare una nuova "fase di amicizia" per migliorare le relazioni commerciali e gli investimenti transatlantici. In tale occasione è stato creato un gruppo di lavoro esecutivo volto a mettere a punto un’agenda comune in materia di scambi e tariffe.
Le parti, ha concluso Malmstroem, stanno lavorando ad alcune soluzioni concrete, come l’incremento delle vendite di gas naturale liquefatto e di soia USA in Europa, e stanno portando avanti discussioni su cooperazione normativa, standard e facilitazione degli scambi con vantaggi reciproci.
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Photo credit: EU2016 NL