Task Force per l'Africa rurale: l’agenda UE per investimenti e occupazione
La Task Force per l'Africa rurale ha pubblicato l'agenda delle priorità del partenariato per stimolare gli investimenti, potenziare gli scambi commerciali, creare posti di lavoro e investire nell’istruzione e nelle competenze.
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Lanciata a maggio scorso, la Task Force per l’Africa rurale è costituita da 11 membri nominati a titolo personale in qualità di esperti con l’incarico di fornire consulenze e pareri per rafforzare il partenariato europeo con i settori agricolo e alimentare dell’Africa.
La relazione pubblicata nelle scorse ore riporta le raccomandazioni della task force ai due Paesi per l'attuazione della nuova "Alleanza Africa-Europa per gli investimenti sostenibili e l'occupazione", annunciata dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo stato dell'Unione del 2018 con l'obiettivo di stimolare gli investimenti in Africa, potenziare gli scambi commerciali, creare posti di lavoro e investire nell’istruzione e nelle competenze.
Gli esperti, in particolare, invitano UE e Africa a sviluppare un partenariato che operi su tre piani:
- contatti interpersonali,
- contatti tra imprese,
- contatti tra governi.
In questo modo, dicono gli esperti, è possibile istituire un dialogo multilaterale a tutti i livelli, da quello locale a quello istituzionale, passando per quello imprenditoriale.
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Concretamente, la relazione individua quattro settori d’azione strategici a medio e lungo termine in cui bisogna operare prioritariamente nell’ambito del partenariato UE-Africa:
- creazione di posti di lavoro,
- azione per il clima,
- trasformazione sostenibile dell'agricoltura africana,
- sviluppo dell'industria e dei mercati alimentari.
Sulla base di alcune delle raccomandazioni a breve termine formulate dalla task force, la Commissione europea intende attuare diversi progetti:
- programmi di gemellaggio e scambio tra organismi agricoli africani ed europei. La Commissione ha appena lanciato un'iniziativa pilota con l'Africa per l'istruzione e la formazione professionale, con una dotazione di 5 milioni di euro, mentre ulteriori fondi provenienti dal bilancio UE saranno messi a disposizione di altri programmi di gemellaggio per le organizzazioni delle donne che vivono nelle zone rurali, le organizzazioni e cooperative di agricoltori, le imprese e gli enti pubblici con i loro omologhi.
- piattaforma UA-UE sul settore agroalimentare. Riconoscendo il ruolo fondamentale che il settore privato può svolgere nella trasformazione strutturale in Africa, la Commissione propone di creare uno strumento per collegare tra loro le imprese europee e africane, al fine di individuare sfide e opportunità per gli investimenti privati e gli scambi commerciali tra i due continenti.
- poli di innovazione, per sostenere gli imprenditori agricoli e il settore agroalimentare africano attraverso l'applicazione di conoscenze pratiche. All'interno dei poli coopereranno i sistemi nazionali di ricerca e di istruzione superiore, gli agricoltori e le loro organizzazioni e il settore privato per favorire, tra le altre cose, l'innovazione digitale e lo sviluppo delle competenze.
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Nei prossimi mesi la Commissione UE avvierà una consultazione online per raccogliere reazioni e contributi degli stakeholder africani sull'impostazione strategica adottata dalla task force e sullo stato di avanzamento degli scambi e della cooperazione nel settore agroalimentare tra i nostri due continenti.
Insieme alla relazione presentata nelle scorse ore, i risultati della consultazione confluiranno nella terza conferenza ministeriale UA-UE sull'agricoltura, in programma a Roma a giugno 2019.